La tradizionale “acchianata di Sangiuliano” a passo d’uomo tra due ali di folla festanti, il canto suggestivo delle suore benedettine e la processione su via Giuseppe Garibaldi: Sant’Agata ha fatto rientro a piazza Duomo.
Campane a festa, lo sventolio dei fazzoletti, gli occhi vivaci dei devoti, le lacrime, i fuochi d’artificio e i fiori bianchi simbolo di purezza e castità: si conclude così il ‘giro interno’ di Sant’Agata, cominciato mercoledì pomeriggio alle 17.30 e l’edizione 2014 della festa (mercoledì prossimo l’appendice dell’Ottava).
Il volto di Agata illuminato da timidi raggi di sole e il Fercolo che ha fatto il suo ingresso in piazza Duomo, stracolma di gente. L’ingresso in Cattedrale alle 10.44, qualche minuto prima rispetto ad una anno fa.
Dopo una piccola sosta, il busto reliquiario portato a spalla è rientrato alle 10.44 in Cattedrale ed è stato deposto ai piedi dell’altare, per la benedizione.
La Salita di San Giuliano a passo d’uomo – E’ stato il capo vara Claudio Baturi a confermare la manovra del fercolo e a dare l’ok per uno dei momenti più attesi della festa. Il fercolo è arrivato in via Crociferi, per la suggestiva sosta davanti al convento di San Benedetto per il canto angelico delle suore benedettine.
“Il bilancio di questa festa è positivo – ha detto Baturi ai microfoni della Diretta tv Antenna Sicilia e Telecolor – ne è dimostrazione la compostezza dei devoti all’uscita della Santa dalla Cameretta e lo svolgimento di tutta la processione”.
Quest’anno è ritornato il tradizionale appuntamento con i ‘Fuochi del Borgo’. Dopo la sosta e l’omaggio floreale del circolo Cittadino di Sant’Agata davanti alla Basilica della Collegiata e dopo la tappa di Piazza Stesicoro, il Fercolo ha percorso via Caronda per poi giungere in piazza Cavour, con l’omaggio floreale dell’associazione Sant’Agata al Borgo e lo spettacolo pirotecnico.
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