Torna a riunirsi la giunta regionale di governo siciliano ma invece di procedere con la finanziaria bis, ovvero il complesso di norme che dovranno sostituire quelle impugnate dal Commissario dello Stato per riportare verso la normalità la gestione economico finanziaria della Regione, decide di occuparsi di nomine.
C’è voluta praticamente una intera giunta per confermare 6 dirigenti generali in altrettanti dipartimenti regionali e congelare la scelta solo per uno di loro: Romeo Palma, l’avvocato generale della Regione.
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I confermati sono i dirigenti che hanno responsabilità nell’uso dei fondi comunitari. Si tratta di Vincenzo Falgares che da un anno è dirigente il dipartimento regionale della Programmazione dopo essere stato direttore di Infrastrutture e Trasporti. Rosaria Barresi che continuerà a dirigere uno dei tre dipartimenti dell’assessorato alle risorse agricole ed alimentari ed esattamente quello della programmazione in Agricoltura, Felice Bonanno alla guida di un altro dipartimento del medesimo assessorato, la pesca. Per completare il quadro dei dirigenti impegnati nella spesa europea conferma anche per Ludovico Benfante alla guida dell’Ufficio speciale Autorità per la certificazione. Per tutti loro i contratti erano scaduti il 31 gennaio segno questo che quando si vuole non occorrono mesi per rinnovare già nell’arco di soli 4 giorni.
Un piccolo giallo (o forse no) riguarda, invece, un settore particolarmente caldo come quello della Formazione. La conferma, infatti, arriva anche per Annarosa Corsello ma il suo contratto non è più al dipartimento Lavoro ma a quello della Formazione che deteneva ad interim. Viceversa mantiene anche il lavoro ma stavolta l’interim è quello. Un segnale chiaro riguardo al voler mantenere la dirigente alla Formazione e nominare, in un prossimo futuro, un nuovo dirigente al lavoro, probabilmente dopo il rimpasto che potrebbe coinvolgere proprio quell’assessorato.
In termini di spending review, poi, deciso di confermare anche Giovanni Bologna alle Finanze ma solo per 2 anni gli altri contratti sono da tre), altro segnale significativo, e di congelare la nomina di romeo Palma per verificare l’esigenza di mantenere un esterno in quella posizione. Qualcuno, però, ricorda che Palma era stato a lungo vicino a Raffaele Lombardo ed anche dopo il nuovo posizionamento sembra che Crocetta non si sia mai fidato del tutto anche se l’ufficio legislativo e legale non è che lo abbia mai ascoltato molto.
Dalla giunta emerge, poi, una notizia dal sapore burocraticamente strano ma dal sicuro impatto mediatico ovvero lo sblocco della spesa prevista su alcuni capitoli legati all’art. 17 della finanziaria. Una spesa non attivabile per effetto dell’impugnativa da parte del Commissario dello Stato ma che Palazzo d’Orleans intende attivare ugualmente, anche se solo in parte, con uno stratagemma burocratico. I soldi dovrebbero servire per trasferire fondi a teatri, al Ciapi di Priolo ed altri enti regionali per consentire il pagamento, almeno parziale, degli stipendi.
In questo modo si da respiro ai lavoratori e si prende tempo per la finanziaria bis, ma la scelta è al limite del consentito dalle norme di bilancio