“Serve un nuovo patto per la Sicilia”. Rosario Crocetta corre ai ripari e convoca gli alleati per cercare di contenere gli effetti della nuova valanga che si è abbattuta sul suo governo: la rottura tra Pd e Udc dopo la scelta del leader centrista Pierferdinando Casini di far confluire nuovamente il suo partito nel centrodestra.
In queste ore il governatore sta lavorando a un vertice di maggioranza, con l’obiettivo di neutralizzare l’ultimatum del ministro Udc Gianpiero D’Alia che parla di “crisi già aperta” dopo le dichiarazioni giunte dal Pd. D’Alia ha dato quarantotto ore di tempo per un chiarimento. Non intende quindi attendere gli esiti del congresso dei democratici.
Crocetta vuole incontrare gli alleati venerdì, per convincerli della necessità dell’unità della compagine e di un nuovo patto per riqualificare la spesa e fare ripartire lo sviluppo.
Intanto il governo è al lavoro per disegnare la manovra bis, argomento affrontato ieri nel corso della riunione di giunta. Si prevedono però tempi non brevi perché il negoziato con Roma è ancora in corso. Intanto la Regione ha messo sul tavolo una sessantina di milioni per pagare gli stipendi e i servizi almeno di una parte significativa della galassia che ruota attorno alla Regioni.