Pensavano di avere organizzato il colpo perfetto: un piano studiato alla perfezione che poteva fruttare migliaia di euro, invece è andata a male alla banda del buco che aveva puntato l’agenzia del Credito cooperativo di Pachino a Palagonia, in provincia di Catania.
Sono stati arrestati in flagranza di reato i due rapinatori protagonisti del ‘colpo mancato’. Si tratta di due trentacinquenni catanesi, Giuseppe Privitera Giuseppe e Rocco Ferrara, entrambi pregiudicati e sottoposti a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, che da giorni stavano pianificando la rapina, ma che sono stati bloccati dai carabinieri di Caltagirone che si erano nascosti all’interno della banca.
Già da alcuni giorni, però, i militari avevano tenuto sotto osservazione l’agenzia: allertati da alcuni passanti che avevano notato strani movimenti, i carabinieri, coordinati dalla Procura di Caltagirone, hanno infatti effettuato un sopralluogo in un cortile privato dove si trova una porta d’ accesso secondaria alla banca scoprendo che uno dei vetri blindati della porta era stato manomesso con la sostituzione della cornice metallica originaria che avrebbe così consentito ai rapinatori un accesso sicuro all’interno dell’agenzia.
Ieri mattina di buon ora, i carabinieri si sono nascosti dentro la banca ed hanno aspettato fino alle 16.15 quando sono entrati in azione i due malviventi tenuti sotto controllo dalle telecamere di videosorveglianza.
I rapinatori, con ventosa speciale hanno asportato un vetro blindato e sono entrati all’interno della banca con il volto coperto da caschi e vestiti con delle tute bianche monouso ed hanno tentato l’effetto sorpresa nei confronti degli impiegati. Subito, però, sono entrati in azione i carabinieri e i due rapinatori, rimasti spiazzati, non hanno opposto resistenza.
I militari hanno scoperto, poco distante dalla banca, uno scooter Piaggio Liberty, risultato rubato nei giorni precedenti nel centro di Catania, che sarebbe dovuto servire per la fuga dei banditi.
L’operazione di ieri servirà a fare luce anche su altre rapine messe a segno con la tecnica del buco sia nella provincia di Catania che nelle zone di Siracusa e Ragusa.
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