Singolare protesta dei poliziotti iscritti al Consap, nel giorno in cui si ricordano i cinque agenti della scorta morti nella strage di via D’Amelio assieme al giudice Paolo Borsellino. Il segretario provinciale del Consap di Palermo, Domenico Milazzo, digiunerà tutta la giornata davanti alla Questura di Palermo. Una protesta simbolica per attirare l’attenzione dei vertici delle istituzioni, dei cittadini e dei mass media “su quanto sta accadendo in silenzio”.
“La polizia è ormai allo stremo, la stanno conducendo verso il baratro – afferma Domenico Milazzo, segretario provinciale di Palermo – troppe le cose che non vanno, una età media dei poliziotti di oltre quarant’anni, a causa della limitazione delle assunzioni, una mancata politica sulle case, per cui gli appartamenti confiscati alla mafia e assegnati alle Questure, non sono stati mai messi a disposizione dei poliziotti come alloggi di servizio, solo a Palermo ben 52 appartamenti dati alla Questura e solo 10 effettivamente utilizzati, gestione scriteriata del sistema pensionistico dei poliziotti, che vedrà molti di noi costretti ad una pensione da fame, il blocco dei contratti che, negli ultimi anni, ha causato una perdita del potere d’acquisto per le famiglie di circa il 9 per cento. Ed ancora – prosegue Milazzo – la riduzione del monte ore dello straordinario, con tagli che sono arrivati fino al 30 per cento, l’eliminazione del cosiddetto Fondo per l’emergenza Nordafrica, quando questa emergenza non è affatto cessata, un abbandono quasi totale della manutenzione delle strutture logistiche con auto e moto vecchie e malandate”.
“I colleghi, le istituzioni, i cittadini devono sapere – conclude Igor Gelarda, dirigente nazionale Consap – a cosa stiamo andando incontro, a una Polizia “anziana”, priva di mezzi e strumenti per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. Non basta e non serve fare solo dei tagli, se non si ha un piano organico di ristrutturazione del “sistema sicurezza”.
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