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Finanziaria domani in gazzetta I siciliani tirano un sospiro di sollievo

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Sarà pubblicata domani la Finanziaria regionale siciliana epurata delle 33 impugnative del Commissario dello stato. Alla fine il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha ceduto. La pubblicazione permetterà di sbloccare, nell’arco di una decina di giorni al massimo, il pagamento degli stipendi ai regionali e delle pensioni ai dipendenti a riposo ma sbloccherà anche i fondi per i dipendenti dell’ars ed i deputati e tutti i pagamenti della regione nei confronti dei fornitori che erano rimasti in attesa.

Non si sblocca, invece, la situazione di enti, teatri ed agenzie collegate alla Regione. Circa altre 26 mila persone che restano a rischio in attesa della trattativa romana. E in attesa della pubblicazione in Sicilia è finita anche la carta igienica in Parlamento.

“Sono costretto a  pubblicare una finanziaria che non mi appartiene – dice il Presidente Crocetta- una finanziaria che ripudio, che canta il de profundis al posto di lavoro di migliaia di lavoratori, che uccide la diversabilità e impedisce ai non vedenti di studiare, che butta sul lastrico migliaia di famiglie e impone alla Sicilia una manovra depressiva senza precedenti, che potrà influire sulla tenuta sociale della Regione, che affossa le imprese e influirà negativamente sul rating nazionale e regionale”.

Appena un’ora prima della decisione di sbloccare la pubblicazione era arrivato una sorta di ultimatum da parte del Cobas/Codir, il sindacato autonomoa maggiormente rappresentativo dei regionali. Una lettera nella quale si invitata la Regione a pubblicare le parti non impugnate della finanziaria e si lasciava intravedere la possibilità che, in assenza di pubblicazione, potesse configurarsi la violazione dello Statuto e dunque una possibile procedura di decadenza del presidente e dell’Assemblea.

“Faccio appello al Capo dello Stato – continua Crocetta a poche ore dall’incontro previsto al Ministero degli affari regionali – affinché intervenga in questa situazione terribile, perché si possa trovare una soluzione rapida che permetta alla Sicilia di rilanciare le politiche di sviluppo, di crescita e di solidarietà”.

Ma il presidente della Regione rilancia, anche  l’apertura di ieri al Commissario dello Stato “Sono pronto al confronto istituzionale, ma con fermezza, sapendo che in ballo non ci sono i giochetti della politica politicante, ma gli interessi di un intero popolo che ha già subito tante violenze e che oggi viene massacrato. Usciremo dal guado, perché la verità e la giustizia trionfano sempre.

mav


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