Continuano gli interrogatori alla Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle spese dei fondi destinati ai gruppi dell’Assemblea regionale siciliana. Stamane al Palazzo di giustizia si è presentato Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl nella scorsa legislatura. Nel pomeriggio è stata la volta di Rudy Maira, negli stessi anni alla guida del gruppo del Pid-Cantiere popolare a Palazzo dei Normanni.
“Mi vengono contestate spese – ha detto Leontini ai cronisti – che, a mio parere, erano legittime perché utilizzate per il funzionamento del gruppo. In gran parte si tratta di spese per il personale”.
Il politico, accompagnato dal suo legale, è stato ascoltato dal sostituto Maurizio Agnello che, assieme a Sergio Demontis e coordinati dall’aggiunto Leonardo Agueci, stanno indagando. Leontini con una borsa zeppa di documenti ha annunciato la volontà di chiarire tutto.
“C’erano degli spazi di manovra. Non c’era la legge del così fan tutti. Ritenevamo di essere autorizzati a farle certe spese”, ha detto invece Rudy Maira, interrogato per oltre due ore alla Procura di Palermo, nell’ambito dell’inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari. Maira, assistito dall’avvocato Emanuele Limuti, ha risposto alle domande del pm. “Non c’era il tempo sicuramente – ha spiegato ai cronisti – di analizzare ogni singola voce di spesa nel dettaglio ma si agiva in base alle disposizioni dell’Assemblea”. Un interrogatorio lungo e in certi momenti duro in cui l’indagato ha risposto ma non in modo convincente. Ai magistrati che gli contedtavano l’assunzione dell’autista con un contratto “co.co.co” da consulente, Maira avrebbe risposto che non sapeva che tipo di contratto era stato fatto. Prima dell’interrogatorio ai giornalisti aveva detto che, e’ vero’, “si e’ esagerato. Col senno di poi posso dirlo. Ma non ci sono casi Fiorito all’Assemblea regionale siciliana. Sono convinto di avere rispettato tutte le norme dettate dall’Assemblea. Bisogna interpretare le norme interne”.