I tifosi di Padova e Modena si sono scontrati nello scalo Falcone Borsellino di Palermo. Prima cori e urla. Poi sono passati alle percosse anche con catene e utilizzando le ringhiere per delimitare le aree che si trovano dentro lo scalo.
Negli scontri è stato colpito alla testa un funzionario della polizia. Cinquanta tifosi del Padova si trovano in questo momento fermati nell’aerostazione presidiata da numerose volanti della polizia e gazzelle dei carabinieri.
I tifosi del Padova tornavano dopo l’incontro tra Padova e Trapani, mentre quelli del Modena erano da poco arrivati per la partita con i rosanero. All’interno dei bagni degli arrivi c’è sangue ovunque raccontano numerosi testimoni.
“Abbiamo vissuto attimi di terrore all’interno dello scalo – racconta una donna – Ma non si può arrivare a tanto tra tifosi. Siamo sconvolti”.
“Lo scontro avvenuto nella zona degli arrivi tra le due tifoserie è un fatto gravissimo. Non appena sono stato avvertito ho subito contattato il questore per avere maggiore dettagli a cui ho espresso solidarietà per il dirigente ferito della Polaria”. Lo ha detto Fabio Giambrone presidente della Gesap Spa.
Sei tifosi sono stati fermati dalla polizia dopo gli scontri avvenuti nello scalo di Punta Raisi tra i tifosi del Modena e del Padova. Tre del Modena e tre del Padova. Sarebbero quelli che gli agenti hanno identificato come i più agguerriti nello scontro . Sono state sequestrate catene, cinghie e spranghe a tutte e due le tifoserie.
Solo una trentina saranno i tifosi allo stadio Barbera per il Modena, gli altri si trovano ancora nello scalo palermitano per essere identificati e denunciati. Nella zona degli arrivi c’è sangue ovunque, soprattutto nei bagni raccontano i testimoni. Molti tifosi hanno trovato riparo dentro la toilet anche per ripulirsi le ferite provocate negli scontri. La situazione nello scalo di Punta Raisi si è tranquillizzata solo da qualche minuto.