La Capitaneria di Porto di Palermo è competente ad eseguire i controlli del pescato nelle pescherie, nei ristoranti, nei supermercati e nei mercati rionali. Lo hanno stabilito giudici del Tar di Palermo che hanno accolto la richiesta di sospensiva presentata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proprio contro l’azienda sanitaria provinciale di Palermo che aveva archiviato nei mesi scorsi almeno 40 multe elevate dagli uomini della Guardia Costiera ad altrettanti commercianti e ristoratori.
Secondo il capo dei veterinari dell’Asp Paolo Giambruno la competenza per eseguire controlli era esclusivamente dei veterinari e dei carabinieri del Nas. Non per i giudici della prima sezione presieduta da Filoreto D’Agostino che hanno confermato che la Capitaneria è competente “nell’attività di vigilanza sulla pesca – si legge nell’ordinanza – che comprende necessariamente anche quella di tracciabilità del prodotto pescato.
Questa attività ben può svolgersi presso i ristoranti presso i quali questo prodotto viene somministrato al pubblico, risultando in tal caso coincidente l’interesse pubblico alla sicurezza alimentare con quello al rispetto alle norme in materia di pesca”.