“Lupo non fa più parte della maggioranza? Veramente il Pd ha partecipato regolarmente in questi mesi ai vertici di maggioranza. Se Lupo ha cambiato idea, che Dio lo possa aiutare. Che Dio l’assista”.
Ha tutto il sapore di una “minaccia”, politicamente parlando, la replica del Presidente della Regione Rosario Crocetta, al nuovo rifiuto del segretario del Pd Giuseppe Lupo. uno scontro sopito per mesi che torna a farsi duro all’improvviso.
Si scalda, dunque, il clima politico nella maggioranza siciliana che, di fatto, non c’è più. “Come deciso in direzione – continua Lupo – non andremo ad alcun vertice di maggioranza”. Ma al rifiuto, da politico consumato, il segretario fa seguire l’apertura al dialogo “Restiamo disponibili – dice, ad affrontare i provvedimenti tema per tema a cominciare dall’incontro di domani. Le priorità del Pd sono abolizione delle province, acqua pubblica e zone franche urbane”.
A far esplodere nuovamente le tensioni è stato lo stop annunciato da Crocetta al rimpasto che sarebbe dovuto arrivare proprio dopo l’approvazione della finanziaria. Crocetta aveva scelto proprio la conferenza stampa seguente l’approvazione della legge di stabilità, per dire, senza mezzi termini: “che non mi chiedano di far entrare in giunta deputati indagati”. Il riferimento era all’ionchiesta sulle spese pazze dei gruppi all’Ars esplosa proprio mentre si approvava il documento contabile.
Ma la controreplica di Lupo non si è fatta attendere ed il tenore è quello che non ti aspetti: “Crocetta la smetta con i vecchi riti della politica e che nulla hanno a che fare con la rivoluzione”. E adesso, il segretario, cerca sponda in Davide Faraone, il deputato siciliano nella segreteria renziana, anch’egli indagato per i fondi dell’Ars, con il quale Crocetta non si è fatto scrupoli di polemizzare fin da subito.
Proprio Faraone, appena sabato scorso, era stato estremamente polemico: “Fino ad ora niente rivoluzione, solo tanta continuità con un passato che non ci piace. O si cambia o in Sicilia meglio tornare al voto, questo galleggiamento non serve a nessuno”.
Se il pd non andrà al vertice di maggioranza di mercoledì, parteciperà, invece, all’incontro di domani sulla Riforma delle province ed in quella occasione c’è da aspettarsi che emergano tutti i distinguo. Di fatto una maggioranza in questo momento non c’è ed il trasformismo sembra l’unica ipotesi per continuare a galleggiare.