No agli accantonamenti stabiliti in finanziaria a discapito dei lavoratori regionali. Il Cobas/Codir, sindacato autonomo maggiormente rappresentativo dei dipendenti regionali ricorre al commissario dello Stato contro le scelte operate dall’Assemblea regionale siciliana.
Era stato proprio il Commissario dello Stato a chiedere al governo della Regione di mettere in sicurezza il bilancio prevedendo, con la legge di stabilità, accantonamenti per 400 milioni di euro da utilizzare per coprire eventuali minori entrate o il mancato via libera da Roma all’accordo sulla compensazione fra diversi capitoli di spesa.
Per il sindacato, però, governo ed assemblea non potevano utilizzare, a questo scopo, le somme relative ai buoni pasto ed al salario accessorio del personale regionale in servizio e questa scelta configurerebbe violazione costituzionale ed andrebbe contro il principio di buon andamento della Pubblica amministrazione.
I Cobas inviano il loro esposto, oltre che al Commissario dello Stato, anche al Presidente della Repubblica, a quello del Consiglio,al Ministero per la Pubblica Amministrazione ed alla Corte dei Conti in tutte le sue diramazioni.
“Si rischia di pregiudicare – scrivono i sindacati autonomi nel loro esposto – l’erogazione di alcuni servizi essenziali e il pagamento di indennità. Non sono accettabili le riduzioni sul capitolo buonuscita o sulle spese relative al funzionamento della protezione civile, del corpo forestale della Regione Siciliana, di Musei e Soprintendenze che rischiano di pregiudicarne il funzionamento. Infine appare grave la riduzione delle somme stanziate, rispetto al bilancio 2013, relative alla società in house S.A.S. che si ripercuotono negativamente nei servizi erogati alla sanità pubblica e ai siti museali”.