Legittima la nomina del commissario della Provincia di Caltanissetta, Raffaele Sirico. Lo ha stabilito il Tar Palermo che ha respinto il ricorso presentato dall’Unione delle Province Italiane (Upi) e Unione Regionale delle Province Siciliane (Urps).
Il ricorso era stato presentato contro la Regione Siciliana, l’assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana entrambi rappresentati e difesi dall’Avvocatura dello Stato. L’Unione delle province aveva chiesto l’annullamento del decreto del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta firmato il 24 aprile dello scorso anno.
L’Unione delle provincia asseriva che era incostituzionale l’articolo 15 dello Statuto Regionale Siciliano, e quindi anche la legge regionale numero 7 del 2013. Secondo i giudici della prima sezione del Tar di Palermo presieduta da Filoreto D’Agostino “La provincia – in Sicilia, del libero consorzio di comuni – come ente “autonomo” non implica per ciò stesso che comune e provincia debbano necessariamente essere regolati in maniera identica, anche per quanto attiene al meccanismo di elezione dei componenti degli organi dell’ente intermedio (tra regione e comune)”.
In ultima analisi concludono i giudici “per quanto l’euforia istituzionale del passato abbia generato per l’ordinamento italiano ben quattro livelli di amministrazione in un Paese di dimensioni territoriali articolate, ma non certo imponenti rispetto a quello di altri Stati europei, non necessariamente da tale quadro deriva la soggezione alla regole dell’elezione diretta da parte dei cittadini per quanto concerne il livello intermedio”.