Nuova puntata sulla guerra dell’eolico che a settembre scorso aveva rischiato di mettere in crisi il governo Crocetta. I giudici del Tar di Palermo, tendenzialmente favorevoli alla realizzazione degli impianti eolici, hanno riaperto la partita che sembrava chiusa. Con un’ordinanza emessa ieri hanno sospeso il provvedimento della giunta Crocetta che era stato bollato come “blocca eolico”.
A presentare la richiesta di sospensiva era stata la Novawind Sicilia Srl, assistita nel ricorso dagli avvocati Carlo Comandé e Serena Caradonna. La società voleva realizzare tre impianti: uno a Monreale, uno a Custonaci e l’ultimo a Mussomeli.
Un ricorso contro l’assessorato regionale all’Energia e per chiedere la sospensione di diversi decreti dal 161 del 17 maggio, da quello del 294 del 12 agosto, e per finire a quello 319 del 26 settembre sempre dello scorso anno. “La delibera di giunta essendo un atto di indirizzo è immediatamente lesivo per l’impresa che ha presentato il ricorso – dicono i giudici della Seconda Sezione presieduta da Filippo Giamportone (Roberto Valenti estensore Anna Pignataro Referendario) – Pertanto va accolta la domanda di sospensione e per quest’effetto l’organo burocratico è tenuto a concludere il provvedimento autorizzatorio mediante una conferenza di servizi entro 60 giorni”.
Per l’assessorato all’Energia questo non rappresenta un via libera alla realizzazione degli impianti. “E’ stato portato in giunta un altro provvedimento – afferma il dirigente regionale Maurizio Pirillo – per stabilire quali sono le aree idonee e non idonee per la costruzione degli impianti. Senza questo provvedimento tutto l’iter autorizzatorio è sospeso”.
Una guerra da grandi cifre quello delle energie alternative. Per il fotovoltaico e l’eolico, ci sono richieste per nuovi impianti che valgono 12,4 miliardi di euro di fatturato. Una guerra su cui il partito democratico e il presidente della Regione Rosario Crocetta si sono trovati sullo stesso fronte. A settembre era stato dato il via libera alla costruzione di un impianto eolico a Castellana Sicula. Impianto contestato da Antonello Cracolici del Pd.
Anche per l’assessore Nicolò Marino la partita era tutt’altro che chiara: sul tavolo si è trovato 64 domande per nuovi impianti eolici, che il governatore Raffaele Lombardo aveva bloccato con una delibera di giunta. Un atto con il quale non si sarebbero evitati i contenziosi, che ammonterebbero già a 700 milioni.
Complessivamente le richieste hanno un valore di 3.285 Megawatt, che come rimborsi dello Stato valgono un fatturato di 600 milioni di euro all’anno per i prossimi venti anni. Totale 12,4 miliardi di euro. Attualmente sono in funzione impianti eolici per 1.746 Megawatt e fatturati stimati in venti anni pari a 6,6 miliardi di euro. Cifre da capogiro, e solo il 3 per cento rimane alle comunità locali.