“La classe dirigente regionale dovrebbe ricordare che la Sicilia non è fatta solo da precari e forestali. C’è un mondo composto da artigiani, imprenditori e agricoltori che produce lavoro vero ed economia ma che, anche quest’anno, viene quasi del tutto dimenticato dalla manovra economica regionale”. E’ questa la posizione della Cna Sicilia in merito a bilancio e legge di stabilità in discussione all’Ars.
“Abbiamo chiesto in tutte le sedi opportune – prosegue la nota della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa – che questa manovra potesse contenere norme a supporto delle imprese, ad iniziare dal sostegno all’accesso al credito: pensiamo ad esempio ai Confidi, dal momento che le misure varate di recente sono solo un primo parziale passo in questa direzione”.
Secondo Cna Sicilia, “dobbiamo però prendere atto della situazione: la classe politica siciliana continua a privilegiare precariato e assistenzialismo, ma anche un pezzo del mondo sindacale sembra pensare solo a precari e forestali. Evidentemente, gli echi della manifestazione dello scorso primo marzo sono ormai lontani, e questo è un segnale molto preoccupante per la Sicilia”.