Saranno sentiti a Palermo, nel corso dell’incidente probatorio che si svolgerà lunedì prossimo davanti al gip Giangaspare Camerini, i 17 testimoni che accusano Mouhamud Elmi Muhidin, sospettato di essere uno degli organizzatori della traversata che portò alla strage di Lampedusa del 3 ottobre scorso, costata la vita a 366 migranti.
Tra di loro ci dovrebbe essere anche il giovane siriano autore del video shock, in cui si vedono gruppi di migranti costretti a denudarsi per essere sottoposti a un trattamento anti-scabbia. Il ragazzo si è allontanato nei giorni scorsi dal centro di Lampedusa, ma potrebbe presentarsi in aula.
A carico di Muhidin ci sono le indagini del pm Geri Ferrara e del procuratore aggiunto Maurizio Scalia, che lo accusano di sequestro di persona a scopo di estorsione, associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tratta di esseri umani e violenza sessuale.
L’uomo, hanno raccontato i testimoni che lo hanno riconosciuto nel cpa, sarebbe tra i capi dei miliziani che intercettano carovane di migranti che attraversano il deserto tra Sudan e Libia per arrivare alle coste del Paese nordafricano, imbarcarsi e raggiungere l’Europa. I disperati vengono sequestrati, portati in un centro di raccolta a Sheba, in Libia, e trattenuti finchè i familiari non consegnano alla banda, tramite emissari o money transfer, un riscatto.
Nel corso delle indagini è stato fermato a novembre scorso anche un palestinese, Attour Abdalmemen, 37 anni, individuato come lo scafista dello sbarco del 10 ottobre sempre a Lampedusa. Per i due il pm Ferrara ha chiesto e ottenuto il rito immediato.