Irrimediabile scissione nel movimento dei Forconi. La spaccatura tra l’ala dei moderati, capitanati da Mariano Ferro e quella dei ‘duri’ che si riconoscono in Danilo Calvani è ormai chiara: tanto da aver portato a ben due ultimatum al governo nazionale, fissato per il 9 gennaio da Calvani e per il 25 dello stesso mese da Ferro.
Nel week end della Befana appena trascorso, il ‘dissidio’ tra le due anime della protesta del movimento nato due anni fa proprio in Sicilia si è spostato su Facebook con l’ennesimo botta e risposta tra Calvani e Ferro.
Ha iniziato l’agricoltore di Latina, con un post indirizzato ai moderati: “Ridicoli fino alla fine! – ha scritto -. Noi abbiamo lanciato l’ULTIMATUM al governo per il 9 gennaio; il 10 invece è previsto un sit-in dinanzi alle prefetture con denuncia al Governo e il 18 una manifestazione nazionale. Loro invece, dopo aver preso le distanze dal coordinamento e dalla manifestazione democratica del 18 dicembre scorso, hanno creato un nome simile al nostro con cui lanciano oggi un ultimatum al Governo, lo stesso Governo con cui hanno trattato! Italiani aprite gli occhi!”
E ancora, una precisazione rivolta ai giornalisti: “Ci hanno chiamato Forconi e per noi è stata un’offesa visto che il forcone è Ferro, uno di quelli che ha trattato col governo. Poi ci hanno chiamato fascisti, quando siamo tutto fuorché fascisti! Poi adesso, gli stessi giornali che ci hanno chiamato Forconi, tentano di dare oggi delucidazioni sul nuovo nome del gruppo dei traditori, specificando che non sono Forconi, ma sono Comitato 9 dicembre. Tutto questo è ridicolo, la misura è colma! La querela è d’obbligo per tutti coloro che si sentono limitati nella propria espressione! Ai traditori regaleremo una querela in vista dell’epifania, perché la Befana arriva per tutti”.
La risposta di Mariano Ferro non si è fatta attendere. Più concilianti i toni del suo post, ben dettagliato, ancora pubblicato su Facebook, rivolto direttamente a Calvani: “Posso chiederti il favore di dirmi a chi si sono vendute le persone che ho accanto a cominciare da me stesso, ma ti prego di fare nomi, cognomi, luoghi e date, perchè mi piacerebbe sapere se sono stato accanto a delle serpi malefiche vendute a qualche politico o a qualche potere occulto di cui non conosco l’identità o se io stesso debba pensare di ricoverarmi in qualche ospedale per amnesia cronica”.
Si passa poi alla questione della paternità del Comitato 9 dicembre: “Ma se volessimo fare il partito – continua Ferro – pensi che avremmo bisogno necessariamente del logo del coordinamento C9D ? Anzi, se vuoi sapere come la penso personalmente, devo dirti che mi piacerebbe farti un regalo. Se fosse per me il 9Dicembre 2013, di cui non rinnego nulla, ma che certamente sarebbe da resettare e riscrivere te lo regalerei. Per me in queste partite conta troppo la sostanza, la forma serve ma in questi casi diventa irrilevante”.
E ancora: “Leggo che avrei fatto flop a Palermo (dove Calvani è arrivato il 2 gennaio per un presidio davanti la presidenza della Regione, ndr) ma voglio solo ricordarti di informare il tuo ufficio stampa che io non ero con te a rilasciare interviste a Palermo a quella grande manifestazione utile (inutile) a delegittimarmi in Sicilia”.
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Poi, un’analisi della protesta: “Guarda che il populismo facile sappiamo adoperarlo tutti, non credo ci sia molto da imparare. Purtroppo carissimo Danilo la realtà (cruda e bastarda) piaccia o non piaccia a me come a te, è che il governo che abbiamo è questo (legittimo o illegittimo che sia) ed io penso che fin quando non sapremo prima stanare questo popolo malato, tu potrai sparare tutto il fango che vuoi su di noi, potrai provare a racimolare qualche arrabbiato in più ma la vedo dura nel riuscire a cavare il ragno dal buco, ma vale lo stesso per me per te e per altri che come puoi notare sono bravi su Fb a sputare ma non mi sembrano altrettanto bravi nel volerci provare concretamente”.
Ferro assume persino toni ironici: “Checchè tu voglia pensare o dire – scrive ancora nel posto a Calvani – noi continuiamo, proveremo ad incalzare il governo e la politica compresi quelli ai quali ci siamo VENDUTI ( questi gran figli di mignotta non hanno ancora fatto il bonifico ).
Infine: “E comunque tutto quello che si muove per svegliare l’Italia va benissimo anche il fango gratuito. Buon lavoro e ricorda che il tempo ci guarda e decide sempre alla fine. Fai tu! Se un giorno mi dovesse capitare l’occasione per vendermi,quel giorno stanne certo non ritornerei a casa dai miei figli”.