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Messina, scatta la rivolta anti Tares Devono pagare anche i morti

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L’amministrazione Accorinti approva la Tares e a Messina scatta la rivolta. Dopo Trapani, con i cittadini in piazza contro la tassa sui rifiuti, considerata una vera e propria stangata, tocca alla città dello Stretto. La rivolta serpeggia sul web ma nei prossimi giorni sono previste anche manifestazioni di piazza contro il sindaco Accorinti.

La tassa sui rifiuti non soltanto è più che raddoppiata, una famiglia di quattro persone che vive in una casa di 100 metri quadrati dovrà pagare quasi 600 euro, ma i cittadini lamentano anche grossolani errori dell’amministrazione. Infatti anche i morti devono pagare. Cartelle esattoriali sono partite dagli uffici comunali per i defunti. I versamenti dovranno essere effettuati entro il mese di aprile con tre rateizzazioni: la prima il 24 gennaio.

La protesta si è scatenata inizialmente sul web. Ma già su Facebook i messinesi si sono dati appuntamento domenica 12 gennaio a piazza Unione Europea (fronte Municipio) per consegnare simbolicamente i bollettini. L’appuntamento è stato fissato alle ore 10.30.

“Non era difficile prevedere che i nodi sarebbero venuti al pettine sulla questione Tares e che tra le famiglie messinesi sarebbe montato il malumore man mano che esse avrebbero ricevuto i bollettini di pagamento. Soprattutto se si considera che viene chiesto di pagare un servizio in un momento in cui la città appare sporca come mai in passato”.

Nicola Currò, del Sindacato delle Famiglie Messina, in una nota, attacca direttamente l’amministrazione comunale sulla vicenda Tares. “In tempi non sospetti – scrive Currò – abbiamo segnalato alla giunta comunale gli elementi fortemente iniqui e anticostituzionali presenti nella legge istitutiva la Tares; abbiamo messo in evidenza la particolare caratteristica della Tares di somigliare più a una tassa sui figli che a una tassa su determinati servizi erogati ai cittadini e abbiamo contestato l’originale applicazione al “contrario” del “quoziente familiare”: previsto non già in fase di calcolo delle tariffe, bensì come compensazione del tributo, meccanismo questo che farà aumentare ulteriormente i costi di un servizio che già di per sé si attesta su elevatissimi livelli di spesa.

“Abbiamo, infine – aggiunge – chiesto alla giunta comunale di modulare e applicare tutte le tariffe comunali dei servizi erogati ai cittadini secondo principi di equità fiscale verticale e orizzontale: purtroppo non abbiamo ricevuto risposta!”. “Essere trasparenti oggi – conclude – eviterà che nei prossimi anni si debba continuare a finanziare un servizio utile solo al sistema clientelare di chi ha fatto della politica una professione”.

 


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