Continuano le polemiche a Trapani sull’aumento della Tares. “Gli aumenti della Tares colpiscono anche le fasce deboli come i pensionati e le famiglie a basso reddito che non sono in grado di reggerne il peso. Riteniamo necessario un incontro con il sindaco di Trapani, per conoscere e concordare la misura dei tributi che si intendono applicare e le modalità delle agevolazioni a queste categorie sociali, non si può più rinviare”. A scriverlo in una lettera indirizzata al primo cittadino di Trapani, Vito Damiano, sugli aumenti Tares, sono Fnp Cisl Spi Cgil Uilpensionati Trapani, Cgil Cisl e Uil.
“Nel corso dell’unico incontro con il Comune – aggiungono – avevamo avuto rassicurazioni dal primo cittadino sull’applicazione delle agevolazioni sulla Tares ai pensionati e lavoratori con una fascia di reddito fino a 15 mila euro Isee. Dalle notizie di stampa degli ultimi giorni abbiamo appreso, invece, che la tassa è stata aumentata in maniera insostenibile e che le agevolazioni sarebbero applicate ai soggetti con reddito fino a 13 mila euro”.
“Un’agevolazione che risulterebbe applicabile solo dopo che i contribuenti avranno pagato la tariffa intera“, i sindacati concludono “troviamo illogica e inaccettabile questa decisione, che ha già causato la reazione dei cittadini chiamati a pagare un tributo così esoso e insostenibile per le famiglie disagiate e a basso reddito”, da qui la richiesta di incontro dei sindacati al comune di Trapani.