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Formazione, il Ciapi cerca personale Bando per assumere 1.415 lavoratori

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Il Ciapi di Priolo ha bandito una selezione pubblica per soli titoli per l’assunzione con contratto a tempo determinato di 1.415 persone. Servono 60 responsabili di processo, 514 formatori, 321 tutor, 182 segretari didattici, 182 segretari amministrativi e 156 ausiliari.

LEGGI IL BANDO INTEGRALE

Il bando è stato pubblicato il 20 dicembre sul sito della Regione Siciliana e su quello dell’ente di Formazione e fa riferimento al progetto Prometeo. Nulla di strano se la selezione per soli titoli non riguardasse un settore come la Formazione professionale, in forte crisi con enormi esuberi e riduzioni costanti di finanziamenti, ed un ente come il Ciapi di Priolo, più volte indicato dalla Regione proprio come l’Ente deputato ad assorbire i lavoratori che sarebbero fuoriusciti dagli enti ai quali veniva ritirato l’accreditamento.

Destinati al Ciapi, secondo quanto fino ad ora dichiarato, anche gli operatori degli sportelli multifunzionali. In pratica l’ente di Priolo viene considerato dalla Regione l’ente al quale conferire tutte le competenze ed il personale. Come si sposa questo conferimento con la selezione di nuovo personale comunque da utilizzare a tempo determinato?

Ma dalla Regione siciliana si apprende che il bando rappresenta proprio il “paracadute” per le figure del mondo della formazione rimaste senza lavoro per effetto degli ultimi eventi che hanno coinvolto vari enti della Formazione professionale. A disposizione ci sono 35 milioni di euro di fondi comunitari che garantiranno l’avvio dei corsi per circa 5.700 allievi. Per presentare le domande ci sono 30 giorni dalla data di pubblicazione e dunque a partire dal 20 dicembre.

Gli operatori provenienti da altri Enti resteranno nelle sedi dove hanno lavorato fino ad ora ovvero quelle degli Enti di provenienza. il Ciapi di Priolo, dunque, si avvia a diventare la grande scuola pubblica della Formazione professionale regionale. A leggere il bando sembra una selezione di personale esterno a tutti gli effetti. A garantire gli operatori sarebbero le qualifiche richieste, i corsi acquisiti e così via. Piolo diventa, dunque, capoluogo siciliano della Formazione.

Dalla lettura del bando, però, se si ritrova fra i requisiti quello dell’iscrizione all’albo dei formatori introdotto con provvedimento regionale, dall’altro non vi è alcuna garanzia effettiva che verrà impiegato il personale in esubero ne sulla sede di destinazione. L’attività svolta in altri enti, infatti, vale solo il 20% del punteggio complessivo mentre i titoli diversamente acquisiti raggiungono il 60%. Sembrerebbe, dunque, che esista la possibilità concreta di assunzione di nuovo personale a discapito di quello rimasto al palo per colpe non certamente del lavoratore.

Sulla destinazione, poi, il bando fa preciso riferimento all’impegno, da parte del candidato, a prestare la propria opera nella sede a cui sarà assegnato che dunque può essere ovunque in Sicilia.

Il testo ufficiale del bando, con l’indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione, è pubblicato sui siti del Ciapi di Priolo www.ciapiweb.it e della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro.


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