Corsa contro il tempo per evitare il licenziamento dei circa 1.700 dipendenti della Gesip. I sindacati chiedono al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ”un tavolo di concertazione immediato a monte di una eventuale convocazione presso l’Ufficio provinciale del lavoro, con il primo cittadino, confermando con la presente, l’ennesima disponibilità immediata al fine di raggiungere una intesa comune nel brevissimo tempo”.
Ma Orlando con una nota organizzazioni sindacali della Gesip avverte i sindacati: “I tempi ristretti per la messa in sicurezza dei lavoratori con la cassa integrazione in deroga non consentono ulteriori rinvii”.
Per Orlando vi è la disponibilità da parte dell’Amministrazione ”a continuare il confronto sul tema più complesso del riordino delle partecipate anche alla luce della norma nazionale, fortemente voluta dal Comune di Palermo, che consente la mobilità dei lavoratori fra le partecipate, ma – conclude il sindaco – ciò, dopo la messa in sicurezza dei lavoratori con il mantenimento dell’attuale livello reddituale”.
“L’Amministrazione - scrivono i sindacati in una nota congiunta – non continui ad addossare colpe ad altri, a parlare di mancata tempistica, ma dichiari chiaramente che ha intenzione di convocarci dopo che le scriventi hanno sottoscritto la cassa, fra l’altro mettendo seriamente in difficoltà gli uffici preposti a certificare gli accordi. Comportamento assolutista che non rispetta le più semplici regole di democrazia, che sta seriamente compromettendo l’occupazione, le retribuzioni e la serenità mentale dei 1740 lavoratori coinvolti e delle loro famiglie”.
Ieri il sindaco di Palermo aveva comunicato che il Comune di Palermo ha aumentato il proprio stanziamento per la Gesip nel 2014, e garantirà il reddito a tutti e seguirà i percorsi di fuoriuscita per pensionamento, prepensionamento o auto impiego utilizzando sempre nello stesso settore le economie che saranno effettuate.