E’ stata necessaria una riunione fiume ma alla fine, nel corso della notte, il Consiglio comunale di Palermo ha fatto la sua scelta dando vita alla Newco che dovrà gestire il servizio di raccolta rifiuti a Palermo.
Si chiamerà Rap (Risorse ambiente Palermo) anche se il nome si presta a facile ironia. La Newco verrà dotata di 90 mila euro al mese per lo svolgimento dei servizi ambientali. Al suo interno ci saranno praticamente tutti i rami d’azienda della fallita Amia, la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento attualmente in carico ad Amia Esseme, la discarica di Bellolampo.
Inizia, adesso, la fase più delicata ovvero quella del confronto con i curatori fallimentari di Amia e con le parti sociali che rappresentano i lavoratori. La proposta del Comune sarà l’affitto dei tre rami d’azienda fino alla fine dell’anno. Ma nel contratto di affitto il Comune vuole sia inserita la clausola del diritto di prelazione all’acquisto con il nuovo anno. Di fatto, in questo modo si scavalca la gara per la vendita dell’Amia e del suo eventuale spezzatino di attività. Non è chiaro, poi, se lo spazzamento delle strade potrà essere svolto con o senza rilevare Amia Essemme. Dunque un passo avanti e due indietro con dubbi crescenti.
Di fatto il 16 luglio, data fissata per la gara per la vendita dell’Amia, non ci sarà la proposta di acquisto ma solo dopo che la gara sarà, probabilmente, andata deserta, l’amministrazione comunale presenterà la richiesta di affitto del ramo d’azienda chiedendo ai commissari il diritto di prelazione. In pratica il servizio passerebbe al Comune per sei mesi entro i quali nascerà la newco che dovrà gestire il tutto. In questo modo viene scavalcata la gara e si prende tempo.
Nello statuto della ‘Risorse ambiente Palermo’ si legge che la nuova società avrà un capitale di 1 milione di euro, che in due anni potrà arrivare a 4 milioni. Vanno individuati 5,9 milioni per l’acquisto di Amia entro dicembre. Il Comune ha una quota di almeno il 51%, il 49% invece va a ‘pubbliche amministrazioni’ non specificate. (Secondo il decreto legislativo 165 del 2001, possono pure essere Partecipate del Comune, ipotesi prevista dal comma successivo dello statuto). A sua volta poi la Risorse ambiente Palermo potrà avere quote di altre società .
Per quanto riguarda il personale, verrà mantenuto quello designato alla manutenzione stradale (costo 6,2 milioni), ma sparisce l’attività che si limiterà alla sorveglianza e monitoraggio delle reti stradali con l’individuazione di tutti i casi che configurino interventi di emergenza.
Risorse ambiente Palermo? si occuperà di progettazione e realizzazione di opere e impianti di bonifica e protezione ambientale; opere di ingegneria naturalistica; lavori in terra; barriere e protezione stradale; opere strutturali speciali; diffusione e promozione dei beni ambientalistici e paesaggistici e delle scienze biologiche e naturali; recupero del patrimonio ambientale, storico, etnico, artistico, archeologico e folkloristico. Questi servizi potranno essere svolti per altri soggetti in altri territori. La società, inoltre, come riporta l’articolo 24 dello statuto “opera esclusivamente su incarico e committenza del Comune di Palermo, che esercita su di essa il controllo analogo”. Il Comune, inoltre, secondo l’atto costitutivo, sarà socio unico.
E già qualcuno pone dubbi sulla legittimità dell’intera operazione che rischia di lasciare insoluti molti debiti di Amia e soprattutto di interferire in modo indebito nel regime di libera concorrenza per l’erogazione dei servizi.