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Catania, la vittoria che sapore ha?

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All’appuntamento del sabato sera al Massimino manca l’unico amico che il Catania desidera, la vittoria. L’adunata lanciata dalla società rossoazzurra alla vigilia della partita è una chiamata alle armi per il tifoso, il richiamo ancestrale al sostegno. E la gente accorre, partecipa, sostiene senza remore. Ma il Catania non sa più vincere.

Gli uomini di De Canio partono forte, assediano il Verona, cercando subito lo sfondamento centrale. Il pitu e Castro giocano di fino trovando sempre una muraglia di uomini a difesa di Rafael. La palla appetitosa arriva sui piedi di Leto, su genialata di Barrientos, ma lo spilungone argentino incontra il portiere brasiliano e l’urlo liberatorio si strozza in gola. La squadra ci prova con ostinazione ma sbatte sempre contro le palizzate erette dai gialli scaligeri che pensano soprattutto a difendersi. Anche Alvarez cerca il momento di gloria ma il portiere del Verona è reattivo e non molla di un centimetro. Eppur si muove, il Catania, pensando al primo tempo.

La ripresa è meno sfavillante, Mandorlini striglia i suoi negli spogliatoi e Iturbe accelera il passo. Il peso del risultato ad ogni costo opprime i rossoazzurri, che provano a scassinare la cassaforte del Verona. Mischie paurose, tanta frenesia, nessun risultato. Il ritorno di Bergessio eccita gli animi e carica la folla ma è sin troppo evidente la condizione fisica approssimativa dell’argentino. Al resto pensa Rafael, il portierino del Verona alza la saracinesca e non c’è niente da fare. Manca il guizzo risolutorio, la giocata vincente, il colpo di fortuna liberatorio.

Si chiude in parità, il Catania stecca la partita chiave. Era il bonus casalingo per il rilancio. La squadra ha giocato, ha dato tutto. Il pallone però non rotola in rete e a nulla serve l’analisi del rimpianto. Serve solo una sonora, rumorosa, fragorosa “botta” di fortuna. In attesa di attrezzarsi per il miracolo.

CATANIA – VERONA 0-0

CATANIA: Frison; Peruzzi (45′ st Monzon), Legrottaglie, Spolli, Alvarez, Plasil, Izco, Guarente, Castro, Leto (30′ st Bergessio), Barrientos (39′ st Keko). A disp.: Andujar, Ficara, Rolin, Tachtsidis, Freire, Boateng, Gyomber, Gallardo, Petkovic, Capuano. All.: Luigi De Canio.

HELLAS VERONA: Rafael; Cacciatore, Moras (33′ st Marques), Maietta, Agostini, Romulo, Donati (39′ st Laner), Hallfredsson, Gomez (23′ st Donadel), Toni, Iturbe. A disp.: Mihaylov, Nicolas, Albertazzi, Martinho, Longo, Cacia, Bianchetti, Rubin, Sala. All.: Andrea Mandorlini.

Arbitro: Damato di Barletta.

Note: ammoniti Izco, Toni , Spolli.

 

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