Caos formazione professionale, si allarga a macchia d’olio la protesta dei lavoratori dell’Anfe regionale, ben 7000 persone, protagoniste di una mobilitazione che riguarda ormai diverse province dell’Isola. Oggi davanti la sede dell’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione professionale il sit-in di protesta dei dipendenti Anfe di Palermo che chiedono il pagamento immediato degli stipendi arretrati.
“La media degli stipendi non percepiti – spiega Mariella Gattuso, dipendente Anfe Palermo – è di quindici mensilità. Io non vengo pagata da febbraio. E quando l’assessorato dice che ha erogato l’80% delle somme che doveva, deve tenere conto del fatto che molti enti hanno ricevuto pochissimo o nulla perché la Regione vantava dei crediti nei loro confronti. Crediti dovuti a dei contratti integrativi che gli enti hanno dovuto fare e non ad assunzioni fuori controllo come qualcuno ritiene”.
Intanto all’Anfe regionale di Enna continua lo sciopero della fame dei dipendenti, due dei quali hanno avuto un malore che ha reso necessario il ricorso alle cure mediche. Proteste anche ad Alcamo, Mazara del Vallo ed Agrigento, con i formatori a muso duro contro i sindacati, tanto da consegnare la tessere d’iscrizione. “I sindacati – dicono – in 3 anni non sono riusciti a risolvere la nostra situazione”.
“Ci sentiamo presi in giro – dicono i dipendenti Anfe di Palermo -. Soprattutto dai sindacati che ci avevano rassicurato sul fatto che prima di Natale avremmo ricevuto gli stipendi arretrati. Dei mandati di pagamento non c’è ancora alcuna traccia. Se l’assessore vuole fare pulizia negli enti noi siamo al suo fianco, ma deve agire giustamente, non punendo tutti. Siamo sul lastrico”.