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Le “scappatelle” di papa Bergoglio e il mistero delle visite ai senzatetto

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La voce tra le mura vaticane gira insistentemente da tempo, né smentita né confermata, ma sufficiente da spingere qualche paparazzo a sorvegliare le porte vaticane per riuscire a scattare una foto che vale una fortuna: un Papa che in incognito esce dal Vaticano per raggiungere i senzatetto e i disperati di Roma.

Le indiscrezioni su queste sortite clandestine di Papa Bergoglio sono state rilanciate dal Sole 24 Ore forte di una specie di silenzio/assenso del vescovo Konrad Krajewski, l’incaricato del Papa per la carità, che ad una domanda ben precisa ha risposto con un sorriso, chiedendo di passare ad altro argomento.

E’ difficile, se non impossibile, ottenere una conferma Oltretevere sulle missioni notturne di Bergoglio. Anche un monsignore che lavora negli uffici della Curia e che di solito è molto ciarliero, si schernisce e liquida tutti con una risposta diplomatica: “non so cosa faccia il Papa di notte, sicuramente prega!”.

Anche nel mondo della carità romana è difficile trovare informazioni, soprattuto per la sua vastità: sono tantissime le realtà caritative a Roma e onestamente non si saprebbe da dove cominciare. Certo qualcuno nei pressi della stazione Termini parla di un senzatetto che sostiene di aver visto il Papa, ma cose si fa ad essere certi? Le notti fredde di Roma e forse un po’ di vino sono sufficienti a farti vedere anche Obama.

Non ci sono prove, ma è veramente semplice dar sfogo alla fantasia e immaginare Francesco che nei panni di un semplice prete e con un cappellaccio calato sulla testa si reca da qualche parte nella città di cui è vescovo per incontrare un barbone. Magari papa Francesco non si allontana neanche molto, forse raggiunge qualcuno dei senzatetto che sostano su via della Conciliazione. Chissà.

Di certo, se le sortite notturne del Pontefice sono vere, il capo della sicurezza vaticana Domenico Giani e i suoi uomini avranno un bel da fare. I cambi di programma, la continua di ricerca del contatto con i fedeli hanno già messo a dura prova gli “angeli custodi” di Bergoglio che hanno ben compreso di avere a che fare con un Papa che non ha nessuna intenzione di vivere blindato.

Probabilmente non avremo mai le prove delle “scappatelle” notturne di Papa Francesco, la leggenda continuerà a circolare velocemente tra le mure leonine e non solo, proprio come quella che riguardava il suo predecessore Giovanni Paolo II che, si dice, prediligesse il Martedì per uscire in incognito nella sua Roma. L’unica uscita in incognito di un Papa documentata è quella di Pio IX che timoroso per i fermenti rivoluzionari, il 24 novembre 1848 lasciò il Quirinale, allora residenza papale, vestito da semplice prete per riparare a Gaeta. Ma questa è un’altra storia.


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