L’ex dirigente degli Affari Generali all’assessorato regionale alla Formazione, Concetta Cimino, coinvolta nell’operazione Iban che ha accertato la distrazione di fondi comunitari destinati alla Formazione professionale nei conti correnti di dipendenti e imprenditori compiacenti, è stata scarcerata.
Quest’oggi il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con cui il gip Ettorina Contino aveva accolto le richieste di misure cautelari della Procura che aveva portato ai domiciliari la dirigente. La richiesta di riesame è stata accolta solo per la posizione della Cimino. “Abbiamo dimostrato – spiegano dallo studio legale degli avvocati Camillo e Marco Traina che difendono la Cimino – l’estraneità ai fatti della nostra assistita”. Nell’interrogatorio di garanzia infatti l’ex dirigente ha sostenuto di non essere a conoscenza delle operazioni messe in atto da Emanuele Currao, dipendente dell’assessorato, che falsificava i codici iban dei mandati di pagamento alle aziende fornitrici della regione dirottandoli sui conti correnti di imprenditori compiacenti.
“Abbiamo dimostrato – spiegano ancora – che la Cimino non solo aveva segnalato all’avvocatura dello Stato e ai suoi superiori le operazioni anomale che aveva riscontrato ma che aveva anche ottenuto la restituzione dei fondi già pagati ad aziende che non avrebbero dovuto ottenere fondi dalla Regione in almeno tre casi”.
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