“Dialogheremo col Nuovo Centrodestra di Alfano. Più largo è il consenso, più stabile è il governo“. Rosario Crocetta apre ad Angelino Alfano e al Nuovo Centrodestra. Intervistato dal quotidiano Il Giornale di Sicilia, il governatore abbandona il “modello Sicilia” e apre alle larghe intese sul modello Letta.
Dopo la fine del Popolo delle Libertà, causata dalla rottura fra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, e l’apertura dell’alfaniano Giuseppe Castiglione al governo Crocetta, il governatore ha già raccolto il testimone. Apertura alla nuova formazione politica all’Ars, ma senza inserimenti in giunta. “Tutto il mio governo – afferma il governatore – rappresenta la coalizione. La rivoluzione si fa con progetti collettivi, creando un clima collegiale in cui tutti discutono e collaborano”.
“Mi sento regolarmente con Alfano – rivela Crocetta -. Condivido il suo percorso che porterà in Parlamento ad un dialogo serrato perché ora a Roma un’area del centrodestra sostiene un governo che è fatto dagli stessi partiti che sostengono il governo regionale. Ho sempre aperto al dialogo con tutti, perché il mio obiettivo è quello di superare una fase di conflitto che fa parte di un modo di fare politica del passato e con il quale non si esce dalla crisi”.
Adesso la partita si sposta a Palazzo dei Normanni. Il capogruppo del Pdl, Nino D’Asero, ha già annunciato il passaggio al Nuovo centrodestra, e con lui dovrebbero esserci anche Vincenzo Vinciullo, Pietro Alongi, Francesco Cascio e Nino Germanà. Fedeli a Berlusconi, invece, il vicecapogruppo Marco Falcone, Giorgio Assenza, Giuseppe Milazzo e Salvatore Pogliese.