“Il tribunale di Palermo ritiene incostituzionale il blocco dell’indicizzazione delle pensioni per il biennio 2012-2013 voluto dal Governo Monti per le pensioni superiori a 1.486 euro di cui oggi si chiede la proroga parziale all’articolo 12, comma 1 per il triennio 2014-2016 con nuove aliquote”. Lo rende noto la Confedir, che annuncia per il 4 dicembre alle 11 una manifestazione di protesta dei pensionati del sindacato, promossa da Federspev, davanti a Palazzo Chigi.
“Mentre il disegno di legge sotto esame della V Commissione Bilancio del Senato ne rivede i criteri ma sostanzialmente ne proroga gli effetti, introducendo nuove fasce per limitare gli adeguamenti della retribuzione differita al costo della vita – spiega la Confedir -, la Consulta sarà chiamata nei prossimi mesi a decidere sulla legittimità del blocco imposto alle pensioni superiori a 1.486 euro”.
Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo della Confedir, “la doccia fredda arriva dal tribunale del lavoro di Palermo proprio quando il Governo ha pensato di prorogare gli effetti del blocco degli stipendi degli statali al 2014 e del blocco dell’indennità di vacanza contrattuale al 2017, già ferma ai valori del 2009″.
“Per il giudice, la mancata rivalutazione impedisce la conservazione nel tempo del valore della pensione, menomandone l’adeguatezza, viola il principio di proporzionalità tra pensione e retribuzione goduta durante l’attività lavorativa – sottolinea il sindacato -, altera il principio di eguaglianza e ragionevolezza, causando una irrazionale discriminazione in danno della categoria dei pensionati, e il principio di universalità dell’imposizione nonché quello di non discriminazione ai fini dell’imposizione, di ragionevolezza nell’esercizio del potere di imposizione, nonché il principio della parità di prelievo”.
La Confedir contesta anche il contributo di solidarietà per il triennio 2014-2016 previsto dal comma 4 dell’articolo 12 sulle pensioni d’oro.