“La Commissione internazionale per la capitale della cultura 2019 ha scelto nella sua autonomia di escludere le grandi città e dare priorità alle candidature delle città medio piccole. Non è una bocciatura di Palermo ma una scelta di campo della Commissione“.
Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando oggi pomeriggio spiegando, ai cantieri culturali alla Zisa, il perché della bocciatura di Palermo che sta sollevando molte polemiche in città.
“Si tratta di polemiche sterili ed inutili – ha proseguito Orlando – esiste una Palermo civile e alfabetizzata che non si farà scoraggiare e proseguirà il percorso intrapreso. C’è poi una Palermo incivile e analfabeta che gioisce della mancata scelta di Palermo e solleva polemiche”. ”Il progetto và avanti per una Palermo culturale e che promuove la cultura e prosegue nei suoi programmi pensati allo scopo della candidatura ma che possono proseguire anche senza la scelta della Commissione”.
“Non possiamo nascondere che avremmo voluto fare una conferenza stampa diversa oggi – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Francesco Giambrone – ma non è andata come speravamo. Faremo una valutazione quando potremo leggere le motivazioni ufficiali che ancora non conosciamo. Io condivido l’interpretazione data dal sindaco a questa scelta ma dobbiamo ancora comprendere. Noi non abbiamo nascosto le criticità della città. Abbiamo detto chiaramente che Palermo ha tante criticità ma abbiamo anche detto che Palermo ha le risorse per risolvere queste criticità. Forse sono state scelte invece città piccole e già pronte. Non si è voluto scommettere su un processo di rigenerazione urbana”.
Giambrone ha poi lanciato una velata polemica “Palermo si è presentata in modo sobrio senza spendere soldi inutili per grandi pagine pubblicitarie sui giornali. Non abbiamo buttato soldi. Forse questo è stato un punto di debolezza. Bisognerà riflettere su una Europa che sceglie di non scommettere sul rilancio, sui programmi e sulla rinascita culturale”.
“Daremo vita – ha aggiunto Orlando – ad un accordo di programma quadro con tutte le organizzazioni internazionali che avevano sposato il progetto della candidatura per andare avanti sulla strada tracciata anche senza che l’Europa ci abbia scelto per il 2019 e il progetto di rinascita culturale di questa città non si arresterà”.