Palermo verso la Consulta delle Culture. Dalle 12 di stamane chi desideri farne parte può presentare la propria candidatura. C’è tempo sino a giovedì 26 settembre. Le candidature dovranno essere presentate presso l’ufficio elettorale del Comune del Palermo in piazza Giulio Cesare, 52.
Ogni cittadino straniero, comunitario, extracomunitario o apolide risiedente a Palermo, compiuti i 18 anni e regolarmente soggiornante può candidarsi utilizzando gli appositi moduli (scaricabili dal sito del comune), ogni candidatura deve essere sottoscritta da almeno 50 firme di cittadini aventi diritto al voto.
“L’elezione della Consulta delle culture è una grande occasione per le comunità presenti a Palermo di avere finalmente una rappresentanza politica democraticamente eletta – afferma l’Assessore alla Partecipazione Giusto Catania – la Consulta sarà uno strumento di democrazia e contribuirà alla costruzione della città interculturale. In questi giorni abbiamo avuto la sensazione che a Palermo stia cambiando qualcosa e che l’elezione della consulta stia producendo un rinnovato protagonismo da parte dei tanti cittadini portatori di culture diverse.”
“La consulta delle culture stabilisce il principio che a Palermo non ci sono stranieri – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando – tutti coloro i quali sono residenti in città possono godere dei diritti connessi alla cittadinanza, non solo formalmente. La Consulta delle culture è la quarta istituzione della città e contribuirà al rafforzamento della candidatura di Palermo a capitale europea della cultura”.
Ad apertura dell’ufficio elettorale del Comune si è presentato il primo candidato. Si tratta di Stefano Edward Puvanendrarajah, studente universitario di 24 anni rappresentante comunità Tamil, nato a Palermo. “Oggi è uno dei giorni più belli della mia vita – ha dichiarato Puvanendrarajah -. È arrivato il momento di rappresentare le seconde generazioni affinché il fenomeno dell’immigrazione possa essere visto con occhi diversi. La consulta delle Culture è una innovazione che apre una prospettiva interessante per eliminare le differenze. È un dovere che i giovani si impegnino. Bisogna favorire la partecipazione dei migranti per una Palermo cosmopolita. La comunità Tamil è molto attiva per queste elezioni e parteciperà alle elezioni in massa, presumo che ci saranno anche altri candidati della comunità. Spero che tutte le comunità presenti a Palermo si vogliano mobilitare in modo da far sì che tutti, uomini e donne senza distinzione di genere, possano essere rappresentati dalla Consulta. Chiedo e spero che tra i tanti candidati ci sia competizione ma senza alcuna tensione, perché l’elezione della Consulta è una grande festa per Palermo a cui tutti devono partecipare con gioia”.
Si voterà domenica 20 ottobre dalle ore 8 alle ore 20 presso i seguenti plessi scolastici:
I circoscrizione: scuola Valverde (via Valverde,1) e scuola Madre Teresa di Calcutta (via Maqueda, 53); II circoscrizione: scuola Amari (via G. F. Ingrassia, 33); III circoscrizione: scuola F. P. Perez (piazza F. P. Perez, 1); IV circoscrizione: scuola Montegrappa (via Gustavo Roccella, 37); V circoscrizione: scuola De Amicis (via Nazario Sauro, 11); VI circoscrizione: scuola Collodi (via Briuccia, 89); VII circoscrizione: scuola S. Domenico Savio (viale della Resurrezione, 1); VIII circoscrizione: scuola Archimede (piazza Castelnuovo, 40) e scuola Marconi (via Antonino Di Giorgio, 4)
Vengono eletti 21 membri ciascuno in rappresentanza di tutti i cittadini immigrati.
Si può votare un candidato anche non appartenente alla propria area geografica di appartenenza.
Al fine di garantire la rappresentatività, la ripartizione dei posti a rappresentante in Consulta viene definita per aree geografiche e nazionalità (in proporzione alle presenze sul territorio secondo i dati elaborati dall’ufficio statistica del comune sui residenti al 31/12/2011).
Al fine di agevolare la rappresentanza di genere nelle aree geografiche per le quali sono previsti più di un componente, saranno proclamati eletti il primo uomo e la prima donna di diversa nazionalità che hanno avuti più voti.
Tutti gli aventi diritto, 18.348 cittadini (9.357 femmine e 8.991 maschi), riceveranno a casa, almeno una settimana prima del voto, il certificato elettorale che dovranno presentare al seggio. Qualora il certificato elettorale non dovesse essere recapitato potrà essere ritirato a Piazza Giulio Cesare anche il giorno delle elezioni.
Queste le aree geografiche individuate ed il rispettivo numero di componenti:
Asia Centro Meridionale (7 componenti): Sri Lanka (ex Ceylon);Bangladesh; India; Pakistan; Afghanistan; Bhutan; Nepal; Kazakistan.
Asia Orientale e Asia Occidentale (2 componenti): Filippine; Repubblica Popolare Cinese; Giappone; Myanmar (ex Birmania); Vietnam, Thailandia; Indonesia; Repubblica della Corea (Corea del sud); Repubblica Popolare Democratica della Corea (Corea del nord); Malaysia; Singapore. – Repubblica Islamica dell’Iran; Georgia; Giordania; Iraq; Libano; Israele; Siria; Territori dell’Autonomia Palestinese.
Africa Settentrionale (3 componenti): Tunisia; Marocco; Sudan; Algeria; Egitto; Libia.
Africa Occidentale (2 componenti): Ghana; Costa d’Avorio; Nigeria; Capo Verde; Liberia; Senegal; Togo; Benin (ex Dahomey); Guinea; Burkina Faso; Sierra Leone; Mauritania; Mali; Gambia; Niger; Guinea Bissau.
Africa Orientale e Africa Centro Meridionale (1 componente): Mauritius; Eritrea; Etiopia; Somalia; Madagascar; Seychelles; Tanzania; Kenya; Zimbabwe (ex Rhodesia); Zambia; Mozambico; Ruanda – Repubblica Democratica del Congo (ex Sudafrica); Camerun; Guinea Equatoriale; Gabon; Angola; Repubblica del Congo.
Paesi membri del Consiglio d’Europa (5 componenti): Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Bosnia-Erzegovina, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Malta, Moldova, Monaco, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Repubblica Ceca, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, ivi inclusa: Bielorussia (che è stata sospesa dal C.d.E. nel 1997) e Israele (che gode dello status di osservatore presso l’Assemblea).
Americhe ed Oceania (1 componente): Stati Uniti d’America; Canada. – Ecuador; Perù; Brasile; Colombia; Cuba; Messico; Argentina; Repubblica Dominicana; Venezuela; Cile; Honduras; Uruguay; Guatemala; Bolivia;
Panama; Paraguay; El Salvador; Haiti. – Australia.