Ha iniziato la sua carriera da calciatore nel quartiere Don Orione di Palermo e dopo aver giocato nella squadra di quartiere, ha militato nelle giovanili rosanero, dove ha anche vinto il campionato Berretti nella stagione 2000-2001. Andrea Lisuzzo dopo tanti anni di gavetta si è tolto anche la soddisfazione di giocare in serie A, con la maglia del Novara, insieme ai rosanero Morganella e Ujkani. Venerdì sera con il suo Spezia sfiderà la squadra della sua città e i suoi ex compagni:
” Contro il Palermo è la prima partita dopo tanti anni – dice al Giornale di Sicilia -giocherò per la prima volta contro i rosanero perché in serie A ho saltato i match per infortunio” .
Il difensore ricorda il suo passato in rosanero: “Erano anni particolari. Ormai i palermitani si sono abituati a palcoscenici importanti. Era una squadra diversa. Eravamo in C1, ed solo ero un ragazzino. Ricordo che il settore giovanile era composto solo da palermitani perché non c’era la possibilità di fare arrivare qualcuno dall’estero. Insomma era una vera famiglia” .
Il difensore dello Spezia non pensa che il Palermo sia la squadra da battere: “Non mi sembra che il Palermo sia la corazzata del campionato. E’ vero che sono reduci da due vittorie, ma l’ultima è arrivata grazie a due calci piazzati. Il potenziale è importante, ma credo che sia una squadra da rodare visto che ci sono tanti stranieri. Non vedo il Palermo come il Sassuolo dell’anno scorso, sia perché manca ancora l’amalgama tra i giocatori, sia perché l’ambiente intorno alla squadra è molto caldo e ci sono molte pressioni” .
L’ex rosanero ammette che sulla carta il Palermo ha un organico di alto livello: “Giocatori come Munoz, Sorrentino e Barreto potrebbero giocare tranquillamente in serie A. Quest’ultimo è uno dei giocatori più forti del campionato. Comunque noi non temiamo nessuno. Dopo aver disputato oltre 400 partite Hernandez o Lafferty non mi fanno paura. Sono dei giocatori importanti con grandi qualità, ma possiamo fermarli”.
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