“Il ministero non recede e mantiene almeno per ora la decisione di chiudere i tribunali di Mistretta e Nicosia“. E’ il sindaco di Mistretta, Iano Antoci, ad annunciare l’esito dell’incontro con il dirigente generale dell’amministrazione giudiziaria del ministero, Luigi Birritteri.
Il dicastero guidato dal Guardasigilli Anna Maria Cancellieri quindi non torna sui sui suoi passi nonostante le proteste di sindaci e cittadini e l’impegno preso ieri dal presidente Rosario Crocetta. “La Regione siciliana è pronta a sostenere le spese per il funzionamento dei tribunali di Mistretta e Nicosia”. Aveva dichiarato – ha dichiarato il governatore incontrando alla stazione di Santo Stefano di Camastra i sindaci e i cittadini che protestavano contro la soppressione delle due sedi giudiziarie, inserite nel decreto del Ministro della Giustizia che ridisegna la geografia giudiziaria italiana.
Nessuna proroga e nessun ripensamento anche per la sezione staccata di Cefalù del tribunale di Termini Imerese che sarà chiusa. Lo ha confermato al sindaco Rosario Lapunzina lo stesso Birritteri,. La richiesta di proroga da parte del presidente del Tribunale, che non c’è stata il taglio della sezione non avrebbe comportato problemi nella riorganizzazione degli uffici.
All’uscita dal colloquio, al quale hanno partecipato due consulenti legali del presidente della Regione, Lapunzina ha detto: ”Abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare. Tra gli altri argomenti abbiamo fatto presente che si deciso di togliere un presidio di legalità in un territorio in cui in passato si sono avute importanti manifestazioni criminali”. Il sindaco aveva anche dichiarato la disponibilità della sua amministrazione a sostenere gli oneri per il funzionamento della struttura.