“Migliaia di lavoratori della Formazione professionale in Sicilia rischiano di vedere precarizzata la loro vita da un governo distratto e disattento nei confronti della disperazione in cui sono precipitati migliaia di lavoratori e le loro famiglie”.
Nuovo attacco della Cisl siciliana alla politica regionale sulla formazione. A chiedere un intervento del governo nazionale per risolvere il problema Sicilia sono Vito Cudia Segretario Generale regionale Cisl Scuola e Giovanni Migliore della Segreteria regionale con delega alla Formazione.
Ad indurre al nuovo confronto l’esito dell’ultimo incontro avvenuto in assessorato sul futuro dei lavoratori del settore. ”Con questo scenario di preoccupazione, di tensione sociale e di confusione nelle soluzioni proposte dal governo si rischia di fare implodere l’intero sistema - continuano Cudia e Migliore -con gravissime ripercussioni per tutti. Per questo chiediamo il coinvolgimento anche del governo nazionale per affrontare congiuntamente questa delicata fase per l’intero settore”.
Gli operatori del settore, intanto, torneranno in piazza giovedì con un nuovo sit in davanti a Palazzo d’Orleans, in concomitanza con l’incontro sugli Sportelli multifunzionali. la manifestazione è indetta da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.
“Facciamo appello all’assessore Scilabra perché si impegni per il futuro dei lavoratori degli enti ai quali è stato revocato l’accreditamento con una proposta chiara e fattibile dal punto di vista giuridico ed amministrativo, senza la quale si rischia di mantenere solo dubbi, incertezze e tanta confusione in quanti operano all’interno del settore”.
“Ci preoccupa registrare un percorso contraddittorio da parte del Governo che ha portato, dapprima ad un accordo sindacale per l’avvio della seconda annualità dell’Avviso 20, per poi, improvvisamente stoppare tutto senza fornire rassicurazioni su un progetto chiaro e preciso sul tema delle tutele sociali dei lavoratori. Da anni riteniamo che sia necessario porre fine a quella stagione che ha procurato alla Formazione Professionale in Sicilia solo guai e danni e che non ha valorizzato gli investimenti, gli operatori e i fruitori del servizio; al governo chiediamo – concludono -di costruire assieme una riforma senza incorrere nel terreno di improvvisazione ed approssimazione, indicando la costruzione di un nuovo sistema che non precarizzi la vita sociale dei lavoratori. La Cisl ha solo interesse di evitare che i lavoratori paghino gravemente colpe non loro”.
mav