Timori fra gli operai dell’ex indotto Fiat di Termini Imerese. A rischio, avvertono i sindacati, è il secondo semestre di ammortizzatori in deroga. L’accordo di programma quadro stretto a febbraio con la Regione, infatti, prevedeva un incontro a giugno per verificare le condizioni dell’erogazione della misura di sostegno al reddito.
“Invece – lamenta il segretario provinciale della Uilm Vincenzo Comella – non c’è stata sinora alcuna convocazione e siamo a luglio. Se entro il mese non sarà riunito il tavolo, il rischio è che possa saltare la cassa integrazione in deroga per l’indotto. C’è molto nervosimo tra i lavoratori e occorre fare in fretta”.
Ma la vicenda è più complessa. “A febbraio – spiega Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil – abbiamo firmato l’accordo con il presidente Crocetta per la copertura di un anno di cassa integrazione in deroga a tutti gli operai. Sulla scorta di quell’accordo però l’ufficio provinciale del lavoro ha sottoscritto un decreto per la copertura di 6 mesi. Attendiamo quindi il via libera al decreto per la seconda semestralità. Se entro il mese di luglio non sarà fatto, operai di Foiat e indotto a partire da metà agosto si ritroveranno senza sostegno al reddito”.
Ma la posizione di Mastrosimone è diversificata rispetto a quella della Uilm quando dice: “Non ci aspettiamo una convocazione alla Regione ma certamente un incontro all’ufficio provinciale del lavoro con le parti sindacali è indispensabile per la firma del successivo decreto su cui la politica comunque si è già espressa”.
In tutto gli operai interessati, fra ex Fiat e indotto, sono circa 3 mila.