Dura, durissima lezione dell’Inter targata Mazzarri al Catania. Solidi in difesa, illuminati a centrocampo, concreti in attacco, perfetti nella gestione della gara: stasera i nerazzurri hanno dimostrato di essere nettamente superiori. Il risultato non fa una grinza.
Al Catania, però, non mancano le attenuanti. E non si tratta di una difesa d’ufficio. L’esclusione all’ultimo istante e forzata di un giocatore della classe e dell’estro di Barrientos, il fantasista è in partenza verso il Qatar, non è facile da digerire.
L’infortunio di Izco a fine prime tempo, inoltre, incide e pesantemente sulla partita. Maran non ha molte scelte, Guarente e Freire non sono ancora disponibili, così l’inserimento di Lopez e l’arretramento di Castro a centrocampo è una mossa certamente coraggiosa, ma anche forzata.
Caso-Barrientos. Nessuna sorpresa in casa nerazzurra. Mazzarri schiera l’undici annunciato, confermando il 3-5-1-1 con il solo Alvarez a supporto dell’immenso Palacio. In casa Catania l’aria è ben diversa. In tarda mattinata, a sorpresa, è scoppiato la grana Barrientos: voci ricorrenti, confermate da più fonti, danno Pitu in procinto di andare a giocare in Qatar con El AJish Sport. Il club qatariota si appresta a pagare per intero la clausola di rescissione del contratto, offrendo al fantasista argentino un ingaggio ben più alto di quello percepito dal Catania. Barrientos lascia il ritiro e Maran lo sostituisce nell’undici iniziale con Castro. L’allenatore etneo, inoltre, preferisce l’esperienza di Le Grottaglie, lasciando Bellusci, dato per titolare, in panchina.
Catania col cuore. Le due formazioni saltano i convenevoli e accendono immediatamente la sfida. Bene il Catania nei primi minuti, dalla parte di Handanovic, si presentano Castro e Bergessio. L’occasione migliore la costruire Leto con un’imbucata perfetta, dentro l’area di rigore per Bergessio, contrato all’ultimo istante da Campagnaro. La reazione dell’Inter si concreta con l’affondo e la conclusione di Jonathan, che sfonda sulla fascia destra, superando Monzon, e conclude con forza da distanza ravvicinata. Andujar non trattiene e Le Grottaglie evita, per ora, il vantaggio nerazzurro. Poco dopo è Guarin a sfondare sull’out destro, il suo assist al bacio per Alvarez avrebbe meritato miglior sorte: alta la conclusione del fantasista nerazzurro.
Incubo Palacio. Il Catania non sente il campanello d’allarme e l’Inter, scoperto il varco, insiste. Stavolta è Jonathan a bruciare Monzon, perfetto il suo traversone: Andujar non intercetta, Alvarez non ci arriva e Palacio, il solito Palacio porta in vantaggio l’Inter. E con questa rete sono sei le reti messe a segno in carriera dall’attaccante argentino contro il Catania.
Serata maledetta. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, ma gli esiti non sono quelli sperati dai rossazzurri. Leto confeziona un assist per Castro, anticipato in area da un monumentale Campagnaro (24′). Seguono tre occasioni. Tachtsidis ci prova con il suo sinistro a giro dai 30 metri, la sfera sibila alla destra di Handanovic (30′). Un minuto dopo, Castro si inventa un cross che attraverso tutta l’area di rigore, senza che nessuno dei suoi compagni riesca ad intervenire (31′). Ci prova pure Almiron dalla distanza, il suo destro, deviato, sfiora il palo alla sinistra dell’estremo nerazzurro. L’infortunio di Izco segna un altro solco nel destino della gara. Ancora indisponibili Guarente e Freire, Maran rischia il tutto per tutto e manda in campo Maxi Lopez, arretrando Castro sulla linea di centrocampo. Il modulo resta il 4-3-3, ma la squadra con quattro attaccanti in campo è certamente più sbilanciata.
Notte fonda. Nella ripresa la musica non cambia. L’Inter raddoppia con un gran colpo di testa di Nagatomo servito da un millimetrico traversone del solito Palacio. E qui, di fatto, finisce la gara (10′ s.t.). Maran cambia ancora modulo, toglie Leto e spedisce in campo Doukara, ridisegnando il Catania con un 4-2-4. La reazione dei padroni di casa produce una mischia furibonda (Alvarez e Monzon pericolosi) e una conclusione da buona posizione di Castro. Tutto qua. L’Inter di stasera è di un altro pianeta. I nerazzurri affondano in contropiede ed è Alvarez, al termine di una splendida iniziativa, a chiudere i conti: 0-3 (35′ s.t).
Classifica e mercato. L’ultimo posto in classifica non deve preoccupare. In fondo il Catania ha affrontato due candidate alla scudetto, fronteggiandole con un organico non al completo. Chiusa l’ultima giornata di mercato dalla quale si attendono non poche novità, specie in considerazione della partenza di Barrientos, il Catania avrà quindici giorni per preparare al meglio il prossimo impegno, recuperando quei giocatori non ancora disponibili (Freire e Guarente) e consentendo a chi è in ritardo di preparazione di ripresentarsi al meglio.
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Catania-Inter finisce 0-3: pesante sconfitta al Massimino
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