Regione e Inps hanno definito il calendario che dovrebbe riportare al lavoro, da qui al 15 settembre, i 3 mila ex Pip di Palermo. Fino ad ora però sono stati convocati solo 400 di loro all’assessorato regionale al Lavoro per la consegna delle lettere di immissione in attività. La tensione è alta tra i precari perché buona parte di essi si chiede come siano stati selezionati i primi nomi.
“Non capiamo le scelte fatte dall’Inps -ha detto Ludovico Gippetto del Comitato Emergenza Palermo – I nomi non sono in ordine alfabetico e quindi ci chiediamo se sia stato fatto un sorteggio a caso”.
Ieri è salita la tensione all’assessorato regionale al Lavoro per la consegna delle lettere quando i precari a turno fin dalle prime ore del mattino, si sono resi conto che le lettere non erano pronte per tutti e che ne sarebbero state rilasciate meno rispetto alle 400 previste. Inoltre i precari hanno protestato per la richiesta di una fototessera: “A cosa serve questa schedatura? -si domanda Gippetto- Cos’è un casting per un film? E poi chi gestirà questi dati?”.
Inoltre a provocare le tensioni tra i precari è anche la situazione di totale incertezza che li attanaglia. “Non abbiamo certezze su come la Regione integrerà con proprie somme l’assegno assicurato dall’Inps. Abbiamo timore che molti precari vadano a lavorare senza garanzie. E poi quando verranno chiamati i restanti 2600 lavoratori, visto che i primi dovevano essere chiamati a giugno e sono stati selezionati soltanto ora?”.
L’accordo tra sindacati e Regione prevede l’immissione in attività per tutti gli altri precari negli enti dove hanno sempre svolto la propria attività, con una integrazione al reddito di circa 200 euro. Ma i lavoratori, in attesa di un loro reinserimento, hanno ancora decine di interrogativi irrisolti.