”La polizia municipale dovrebbe occuparsi dei cittadini che non rispettano gli orari di conferimento dei rifiuti o che alimentano le discariche abusive: è anomalo che i vigili urbani siano invece impiegati a controllare chi pulisce la città”. Il segretario provinciale dell’Ugl Igiene Ambientale Antonino Vaccaro manifesta tutta la sua perplessità in merito al nuovo compito affidato al corpo di via Dogali ossia il controllo dell’operato delle maestranze della nuova società per la raccolta dei rifiuti a Palermo.
Una iniziativa, che secondo il leader sindacale, ”mortifica i dipendenti, gli unici che hanno salvato l’ex Amia dal tracollo. La costituzione della nuova società Rap ha inevitabilmente illuso la cittadinanza sulla risoluzione dei disagi inerenti l’igiene ambientale in città”.
L’Ugl ritiene che ”né l’amministrazione municipale né il nuovo Cda avessero in realtà compreso con esattezza quale fosse, ad oggi, la situazione dell’azienda, a partire dai sacrifici compiuti dal personale che ha provveduto in pochi giorni, seppur nel periodo di ferie e senza alcun riconoscimento da parte del Comune, a smaltire gli arretrati accumulatisi per via del mancato accordo tra la stessa Rap e le ditte di manutenzione”.
”Il tutto – sottolinea il segretario – senza idonei dispositivi di protezione individuali e con mezzi al limite della decenza (come denunciato in una lettera aperta a firma dei “Dipendenti Rap inkazzati”, ndr). Senza dimenticare che il pagamento della quattordicesima non e’ stato corrisposto e che la mensilità di luglio è stata erogata con gli acconti. Il sindacato – conclude Vaccaro – pur accogliendo positivamente tutte le iniziative volte all’azzeramento di eventuali sacche di inefficienza, ritiene che sia giunto il momento di dire basta agli attacchi ingiustificati ai dipendenti”.