Quantcast
Channel: Home - BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume » Edilizia privata, a Palermo al via dal 15 luglio le pratiche online
Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Oltre il ddl antiparentopoli La Valenti punta sull’anticorruzione

$
0
0

L’antiparentopoli è ormai un ricordo. La norma “principe” – quella che avrebbe dovuto mettere fine all’incompatibilità fra le figure di deputato e soci in aziende o enti di formazione che abbiano rapporti economici con la Regione siciliana – è stata cassata dal commissario dello Stato. Imponendo di fatto una ulteriore nuova riscrittura di una legge passata per polemiche, scontri interni alla maggioranza e una crescente “sfiducia” nei confronti del governatore. Eppure l’assessore regionale alle autonomie locali, Patrizia Valenti, prima che l’antiparentopoli venisse approvato e ancor prima che venisse bocciato pesantemente dal commissario dello Stato, aveva accolto quello che era “solo” un invito personale del suo ministro di riferimento. E che oggi, anzi ieri nel mezzo del turbinio di commenti all’intervento di Aronica sul ddl antiparentopoli, è diventato un consiglio ufficiale: recepire le norme del ddl trasparenza e anticorruzione emanato dal governo nazionale. “Licenziato” dall’ex ministro Filippo Patroni Griffi e inasprito dall’attuale responsabile del dicastero, il messinese Gianpiero D’Alia, il ddl prevede alcune norme di incompatibilità che da sole, sostiene D’Alia, sarebbero sufficienti ad arginare alcune delle condizioni di incompatibilità siciliane.

Con una direttiva firmata dalla Valenti, già agli inizi di agosto, si impone a tutti gli assessorati e alle amministrazioni collegate di rispettare le norme nazionali sull’incompatibilità e la trasparenza. Dirigenti e assessori dovranno pubblicare sul sito della Regione siciliana, i redditi e lo stato patrimoniale (salvo poi “liberare” dal peso della pubblicazione dei curricula i consulenti esterni dell’amministrazione regionale come ha disposto la direttiva del 6 giugno scorso firmata dal presidente della Regione, Rosario Crocetta).

Una norma che prevederà delle correzioni ma che l’assessore Valenti difende e spiega: “Ho diramato la circolare perché c’è, in maniera particolare, la disposizione dell’articolo 14 del decreto legislativo che impone a chi è nominato la pubblicazione dei curricula, dei compensi e anche dello stato patrimoniale. Rispetto alla privacy è in corso un dibattito vivace con gli uffici della funzione pubblica che prevede la pubblicazione dello stato patrimoniale senza entrare nel dettaglio delle indicazioni sulle singole proprietà.

Una direttiva quella dell’assessore Valenti che è stata diramata per “richiamare l’attenzione soprattutto sui vincoli da rispettare nel conferimento degli incarichi. Alcuni casi specifici – spiega la Valenti riferendosi ai doppi incarichi di alcuni dirigenti regionali – andranno controllati e chiederemo il parere della Civit (la commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, ndr), l’organismo cui le pubbliche amministrazioni possono rifarsi per chiarire alcune situazioni specifiche”. La circolare e le restrizioni che prevede saranno applicate – assicura l’assessore Valenti: “Entreremo nel dettaglio dell’applicazione piuttosto puntuale che bisogna far recepire anche agli enti sottoposti a controllo della Regione”.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>