La protesta No Muos non si ferma a Niscemi. Dopo il corteo di otto giorni fa e lo scontro frontale con il governatore Rosario Crocetta il comitato torna a riunirsi e chiede una sede all’amminstrazione comunale. Questo pomeriggio alle 18 il popolo No Muos si riunirà in piazza Vittorio Emanuele per decidere come continuare le attività di contrasto alla ripresa dei lavori per la costruzione dell’impianto militare della Marina Usa nella base di contrada Ulmo.
Intanto prosegue, ininterrottamente, dal 24 luglio l’occupazione dell’aula consiliare nel Comune di Niscemi Ma il rapporto tra i manifestanti e l’amministrazione comunale, dopo un’iniziale sintonia di azione, sembra essersi deteriorato. “Spicca la totale assenza del Consiglio comunale – attacca in una nota il Coordinamento regionale dei Comitati No Muos. – Nessuno dei consiglieri, infatti, da quel che risulta alle cronache, ha sentito la necessità di compiere atti politici contro il Muos. E meno che mai i consiglieri o gli amministratori hanno prodotto atti amministrativi che possano incidere sull’iter del Muos. Una latitanza che pesa come un macigno e che rischia di favorire, anziché contrastare, l’ultimazione dei lavori al cantiere di contrada Ulmo”.
Gli attivisti denunciano che “dal 24 luglio ad oggi, gli unici atti compiuti dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale hanno riguardato il rapporto con gli attivisti, anzi le azioni di dissuasione se non di minaccia nei loro confronti. Dopo averli pubblicamente dichiarati ‘graditi ospiti’ all’interno del Palazzo Comunale, i due ‘rappresentanti istituzionali’ non perdono occasione per contraddire sé stessi, giungendo a continue ripetute minacce di sgombero dei locali”.
Gli attivisti chiedono inoltre che nel corso della prossima riunione del Consiglio comunale, previsto per lunedì 19 agosto alle 20, l’assemblea discuta come primo punto all’ordine del giorno le azioni di contrasto al Muos, l’uso di uno spazio comunale idoneamente attrezzato a fungere da ufficio stampa e centro di documentazione, l’apposizione dei sigilli al cantiere per mancanza di autorizzazioni ambientali (Via), la donazione di 5 gettoni di presenza in favore del movimento per sostenerne le spese di funzionamento e la gestione del presidio permanente, la promozione di un coordinamento intercomunale dei sindaci.
Il coordinamento regionale dei Comitati No Muos attacca poi direttamente il primo cittadino di Niscemi, Francesco La Rosa: “Dopo le dichiarazioni a caldo del sindaco, che in reazione ‘alla revoca della revoca’ minacciava un gesto estremo, abbiamo registrato fra la generalità dei politici locali l’assenza totale di proposta e di atti concreti. Mentre quotidianamente serpeggia la minaccia di sgombero”.
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