Il sindaco di Messina Renato Accorinti, durante l’attesissima processione della Vara di ieri, è salito sul ceppo della macchina votiva facendo da capocorda durante la manifestazione e contravvenendo alla tradizione: il primo cittadino, in genere, segue la processione a piedi. Il primo cittadino indossava una maglietta Addiopizzo, teneva la bandiera di ”Viva Maria” e dava il via ad ogni tirata al posto del capo cordata.
Ma l’oggetto dello scontro non è il posto occupato da Accorinti nel corteo, bensì le riconferme tra i componenti del comitato scientifico e tecnico della Vara di Giovanni Celona, arrestato per tentata aggressione nel pestaggio in Fiera agli steward nel 2011, e Francesco Forami, tra gli indagati per l’aggressione dello scorso anno ai ragazzi di Addiopizzo e nei confronti del quale sono poi scattati provvedimenti restrittivi.
”Preciso – ha detto Pistorino, del comitato Addio Pizzo di Messina – che quanto avvenuto lo scorso anno non è stato un incidente o un malinteso ma sono stati commessi reati. Riteniamo che la riconferma di Forami e Celona sia stata sbagliata per una questione etica, anche se non hanno riportato condanne. I due erano stati indicati dall’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, che non stigmatizzò quanto accadde lo scorso anno; mentre Accorinti fu l’unico che pubblicamente si schierò a nostro favore. Ma li ha riconfermati. Siamo contenti che il sindaco abbia indossato la nostra maglietta, ma l’antimafia si fa con i fatti”.