“Sappiamo bene che dietro a un simile gesto possono esistere numerose cause e motivazioni. Non intendiamo dare letture che possono generare strumentalizzazioni di ogni genere, ma la scelta di togliersi la vita esprime una pesante fragilità umana e personale che può essere aggravata da una condizione di fragilità sociale, di umiliazione e paura per l’incertezza del futuro lavorativo”.
Commenta così la notizia del suicidio di un dipendente dello Ial avvenuta due giorni fa a Caltanissetta il segretario regionale Cisl Scuola con delega alla Formazione professionale Giovanni Migliore, che ha espresso la vicinanza di tutta la Cisl Scuola Sicilia attorno ai genitori del giovane di 37 anni che ha compiuto l’estremo gesto in casa propria.
“Una condizione di precaria esistenza quotidiana che ha trascinato nella disperazione chi lavora nella Formazione professionale e migliaia e migliaia di lavoratori siciliani – prosegue Migliore –. Nessuna strumentalizzazione ma neanche il silenzio assoluto. La situazione sociale di chi opera nella Formazione in Sicilia, è diventato un dramma umano e sociale pericolosissimo”.
Migliore conclude: “Sarebbe indispensabile che governo ed amministrazione regionale riflettano seriamente sulla situazione, si dia attenzione e priorità alla condizione dei lavoratori. Alle dichiarazioni del presidente Crocetta e dell’assessore Scilabra devono seguire più azioni amministrative a favore di chi lavora e vive nella Formazione. E’ quanto mai necessario ridurre subito le condizioni di fragilità sociale che possono alimentare una sequenza di drammi umani, non immaginabili fino a qualche mese fa” conclude Migliore”.