“Il governo si impegnerà a cercare le risorse economiche che consentano di superare il blocco degli stipendi nella pubblica amministrazione, una decisione dolorosa presa dai governi precedenti“. Lo ha assicurato, in un’intervista a SkyTg24, il ministro della Pubblica Amministrazione, Gianpiero D’Alia. Il ministro ha spiegato che a settembre l’esecutivo aprirà un tavolo di lavoro sulla questione, con l’obiettivo di “reperire le risorse finanziarie per la contrattazione di secondo livello” attraverso “tagli alla spesa pubblica e lotta agli sprechi, che sono sempre tanti”.
D’Alia tiene comunque a precisare che “la decisione sul mancato aumento degli stipendi degli statali è stata assunta da governi che ci hanno preceduti. In 3 mesi il governo non può reperire 7 miliardi di euro per i contratti”.
Sull’Imu il ministro D’Alia convince la posizione del Pdl: “L’Imu è una tassa che va eliminata, soprattutto nei confronti del ceto medio, che oggi si trova in una condizione di prelievo fiscale insopportabile. C’è un accordo politico fatto in sede di nascita del Governo che va rispettato”.
Sul caso Berlusconi per il ministro ed esponente dell’Udc “la sentenza va rispettata per quello che è, così come va rispettato anche Berlusconi per il ruolo che svolge nel Paese. Le norme che sono state approvate nella passata legislatura sono molto chiare, i profili di eleggibilità spettano alle camere di appartenenza del parlamentare, non ci sono molti discorsi da fare”.