Il 6 agosto 1980 moriva un servitore dello Stato per mano di Cosa Nostra. Il procuratore Gaetano Costa veniva freddato davanti a una bancarella di libri nella centralissima via Cavour a Palermo. Era, allora, una stagione difficile per i nemici della mafia, una stagione di sangue iniziata un mese prima con l’assassinio di Piersanti Mattarella.
“Oggi esprimo il mio commosso ricordo di Gaetano Costa, magistrato quotidianamente impegnato per la legalità e contro la mafia, vittima di un tempo di convivenze e complicità dentro i Palazzi”, è il commento del sindaco di Palermo Leoluca Orlando sul procuratore capo di Palermo, i cui sicari e mandanti, a 33 anni di distanza, non hanno ancora un nome.