Alta tensione al centro commerciale Conca d’oro di Palermo. Una decina di esercizi commerciali si rifiutano di pagare il canone di locazione per l’occupazione dei locali alla società immobiliare, di proprietà del patron del Palermo Calcio Maurizio Zamparini, che ha costruito e gestisce il centro, e l’accusano di non aver rispettato quanto previsto nello studio d’impatto.
Lo studio di impatto è un passaggio necessario affinché la pubblica amministrazione conceda la costruzione di un centro commerciale e impegna la proprietà a realizzare una serie di servizi all’interno della struttura per attrarre la clientela. Lo studio indica anche la ricaduta economica e lavorativa derivante dalla realizzazione di un centro commerciale.
Il caso è approdato al Tribunale di Palermo che però ha respinto i provvedimenti cautelari con cui l’immobiliare proprietaria del Conca d’Oro chiedeva lo ‘sfratto’ nei confronti di Giovanni Ceraulo, titolare dei due negozi di abbigliamento Prima Visione all’interno del centro commerciale, e circa 200 mila euro, relativi all’ammontare dei canoni non versati.
“I titolari delle attività – spiegano l’avvocato Paolo Giangravè e Giuseppe Andò, dello studio legale De Iure che curano gli interessi di una decina di esercizi commerciali in contenzioso con il centro Conca d’Oro – ritengono di non dovere versare altro denaro alla proprietà perché non ha adempiuto a una serie di condizioni di legge”.