Stop al pagamento di affitti dal Comune allo Stato per uffici e scuole in uso all’amministrazione comunale ma facenti parte del patrimonio sequestrato alla mafia. Beni da anni in uso al Comune di Palermo ma senza che fossero mai stati realmenmte trasferiti al patrimonio dell’amministrazione comunale. Sull’incredibile paradosso è stata messa, solo stamani, la parola fine.
Il prefetto Giuseppe Caruso, che guida l’agenzia per i beni confiscati alla mafia ha, infatti, consegnato al Comune i 30 immobili alc entrod ella diatriba. Si tratta di edifici sequestrati 17 anni fa all’immobiliare “Strasburbo srl”, di proprietà dell’imprenditore Vincenzo Piazza, noto costruttore del quartiere Uditore condannato per mafia. nel 96 la fortuna di Piazza venne stimata in circa 2000 miliardi di vecchie lire, circa un miliardo di euro di oggi.
Gli immobili erano già adibiti ad uffici e plessi scolastici, come per esempio la Materna Monti Iblei, la media Gramsci e la Vittorio Emanuele III, per i quali il comune ha pagato l’affitto per tutti questi anni, pur trattandosi di beni confiscati. Tutto frutto di quella che il sindaco Orlando non ha mancato di definire questa mattina una “legge quantomeno inadeguata”
La Strasburgo srl vanta al momento un patrimonio immobiliare che comprende 495 beni, tutti confiscati quasi 20 anni fa, di cui solamente 36 sono stati concessi dall’agenzia di Via Vann’Antò al Comune. Altri 6 sono di prossimo passaggio alla Regione, mentre per ulteriori 10 immobili il Comune richiederà l’assegnazione. Secondo l’attuale normativa, infatti, il Prefetto non potrebbe assegnare i beni ad enti territoriali, dovendo anche salvaguardare un non ben precisato equilibrio economico-finanziario, dal momento che l’azienda confiscata vanta ancora circa 30 dipendenti.
L’amministrazione comunale di Palermo, comunque, ha già pronto un progetto di riqualificazione dell’area adiacente all’Hotel San Paolo, anche quello sequetrato nel 1994 e che nonostante un’amministrazione controllata, risulta in perdita con un debito consolidato di circa 9 milioni che blocca l’iter per la concessione.