“Appena ieri sera mia moglie aveva parcheggiato l’auto sotto quel balcone. Era con i bambini. hanno 4 e 1 anno. Stamani troviamo l’automobile distrutta. Potevamo esserci noi sotto le macerie”.
E’ terrorizzato Marco Milazzo, proprietario di una delle automobili rimaste sotto le macerie del balcone del terzo piano di uno stabile antico di via Noto, nel centro di Palermo, schiantatosi all’improvviso distruggendo una decina di auto sottostanti.
Non si tratta del centro storico degradato di Palermo, ma del centro residenziale della città. il crollo improvviso del balcone è avvenuto alle 6,30 del mattino e solo questa circostanza ha evitato la tragedia. A pochi passi sorge la scuola elementare Rapisardi. Appena un’ora dopo e sarebbe stata una strage.
E rimane a bocca aperta anche Roberto Cassata, un commercialista che ha lo studio a pochi passi. Resta davanti alla scena di improvvisa distruzione guardando la tragedia sfiorata “tutta Palermo è in stato di abbandono – dice – ed è un vero peccato. Crollano i nostri palazzi più antichi e più belli. Bisognerebbe fare qualcosa”.
“La mia auto poteva essere fra quelle distrutte – aggiunge Anthony D’Arpa – stavo parcheggiando proprio sotto quel balcone. poi ho visto un parcheggio più comodo ed ho messo lì la mia auto. solo un colpo di fortuna”
A creare paura negli abitanti e nei frequentatori abituali della zona, oltre che fra i genitori dei bambini che frequentano la vicina scuola, sono le modalità del crollo.il balcone è venuto giù di schianto senza alcun preavviso, senza scricchiolii ne nulla che facesse presagire il crollo.