Un comitato tecnico, composto da tre garanti esterni, affiancherà il Cda e l’Amministratore delegato della Gesap, società di gestione dell’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo.
Avrà compiti consultivi e di indirizzo giuridico, con riferimento alle problematiche attinenti all’analisi e all’interpretazione della normativa in materia di contratti, appalti, forniture e servizi. I componenti del comitato sono l’ex prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone, il generale della Guardia di Finanza, Pietro Ciani, ed il giudice amministrativo, Paolo D’Angelo. L’organismo è stato presentato, stamane, nel corso di una conferenza stampa, a villa Niscemi, a Palermo.
Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente Gesap Fabio Giambrone, l’amministratore delegato della società Dario Colombo, il presidente della Camera di Commercio Roberto Helg, il commissario straordinario della Provincia Domenico Tucci e i tre componenti del comitato tecnico.
“Questo comitato – spiega Fabio Giambrone – ci aiuterà nel nostro lavoro. Stiamo vivendo un momento di rilancio, che non passa solo dall’incremento del traffico aereo ma anche dalla dotazione delle infrastrutture. Abbiamo infatti da poco consegnato lo hub partenze, a luglio sarà la volta degli arrivi e a dicembre consegneremo la palazzina dei servizi. Abbiamo intrapreso la strada giusta per far diventare lo scalo un punto di riferimento internazionale. Chiudiamo quest’anno il bilancio in pareggio e abbiamo avuto un recente incontro con i vertici dell’Enac che hanno potuto constatare che siamo ripartiti e che ogni cantiere ha una data certa”.
Secondo Roberto Helg “avere accanto questo comitato per noi è fonte di sicurezza per affrontare con serenità le situazioni che ci troveremo davanti”. I tre componenti del comitato riceveranno un compenso lordo annuo di 12 mila euro, più il rimborso delle spese aeree che dovranno affrontare.
“Questo – sottolinea Colombo – è un momento topico per l’azienda, veniamo da anni difficili con mancati ricavi per 20 milioni di euro per i ritardi nell’approvazione del contratto di programma ed una contrazione del traffico passeggeri. Nonostante queste difficoltà siamo riusciti a contenere questa enorme emorragia. Tutto questo è stato fatto con grande spirito di collaborazione e senza licenziare nessuno. Abbiamo scelto di volere a fianco questo comitato – conclude Colombo – per essere coerenti a quel bisogno che c’è nel Paese di legalità sentita e percepita”.