Quantcast
Channel: Home - BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume » Edilizia privata, a Palermo al via dal 15 luglio le pratiche online
Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Rosy Bindi: “A Catania c’è uno stretto rapporto tra mafia e economia”

$
0
0

“Qui a Catania più che in altre parti delle regioni meridionali, quelle di tradizionale insediamento dei poteri mafiosi, si coglie lo stretto rapporto tra mafia ed economia’’. Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi in prefettura a Catania al termine delle audizioni con i componenti della commissione e i rappresentanti di forze dell’ordine, procura, Dda e Dia di Catania.

LEGGI ANCHE 

“Emergono anche con maggiore chiarezza rispetto ad altre realtà, anche di questa Sicilia – ha aggiunto il presidente Bindi – i due filoni, non paralleli ma tra di loro ma strettamente collegati,che sono quelli della mafia che agisce attraverso il racket, le estorsioni, la droga e il gioco d’azzardo e quant’altro, e l’altro filone, che é quello della straordinaria capacità di inserirsi nell’economia legale, ovvero la mafia imprenditrice, con una collaborazione – ha concluso- di tutta la cosiddetta zona grigia che diventa sempre più’ purtroppo grigio scuro e che quindi ci impone di indagare, capire e conoscere ma anche di modificare, forse, anche gli aspetti normativi”.

La mafia al Sud come al Nord - “Noi credo che ci dobbiamo dotare di maggiori strumenti di prevenzione. Dobbiamo riuscire a seguire la mafia con nuovi metodi, che usa abbondantemente in Sicilia e che le servono a penetrare negli appalti ed in tutti gli altri settori della pubblica amministrazione’’. La mafia di oggi – ha aggiunto Bindi – si presenta con il volto pulito, con lo stesso metodo che del resto usa al Nord’’.

I beni confiscati alla mafia – “C’è una legislazione che il mondo e l’Europa non riescono ad eguagliare e che sta mostrando anche i suoi limiti. C’é una legislazione che é stata efficacissima per il sequestro e la confisca, molto meno per la utilizzazione dei beni confiscati’’. Credo – ha aggiunto il presidente Bindi- che abbiamo ancora molto da fare nell’utilizzazione degli immobili, che potrebbero servire per fare una vera e propria politica della casa, uno dei settori carenti del nostro Paese’’. ’’Un altro dei settori carenti – ha detto  Bindi – é quello delle imprese confiscate. Sappiamo che alcune di queste sono ricuperabili ma sappiamo che possono essere restituite al circuito legale”.

Secondo Rosy Bindi, che ha fatto i complimenti alll’operato della Dia etnea e alle altre forze dell’ordine riguardo agli ultimi sequestri, come quello dei beni del clan Nardo, “occorre anche una mentalità manageriale ed imprenditoriale ed una capacità da parte dell’Agenzia del futuro, che noi vogliamo riformare, che sia capace di fare rete e di chiamare a responsabilità tutta l’economia legale per riappropriarsi dei beni che sono stati sottratti dai poteri mafiosi’’.

FB-far


Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>