Una giornata importante domani a Palermo, dove per la prima volta, dopo oltre venticinque anni dal loro omicidio, una scuola viene dedicata al giudice Antonino Saetta e al figlio Stefano, assassinati in un agguato mafioso il 25 settembre del 1988.
L’Istituto comprensivo statale “Giotto Cipolla” ha, infatti, deciso di dedicare a entrambi il plesso di scuola secondaria di I grado di via Palagonia, scoprendo una targa nel corso di una cerimonia che avrà inizio alle 10 e alla quale parteciperà il figlio del giudice, l’avvocato Roberto Saetta. Ci si sposterà poi nella sede centrale di via Giotto 41, per dare il via a una tavola rotonda che vedrà la partecipazione degli stessi familiari, insieme a Sonia Alfano, presidente della Commissione Europea Antimafia; Vincenzo Oliveri, presidente della Corte d’Appello di Palermo; Leonardo Guarnotta, presidente del Tribunale di Palermo; Francesco Messineo, procuratore Capo della Repubblica di Palermo. Saranno presenti anche il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, Fabrizio Ferrandelli, vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Giovanni Lo Cascio, vicepresidente della V Commissione Attività Culturali del Comune di Palermo.
Coincidenza non casuale, domani, la “Giornata della Memoria e dell’Impegno dedicata al ricordo di tutte le vittime delle mafie”, che Libera organizza ogni anno proprio in questa data (questa volta la celebrazione slitta di un giorno, a sabato 22 marzo, per dare modo a tutti di partecipare sfruttando il fine settimana).
Uno dei più alti magistrati in carica presso la Corte d’Appello di Palermo, Saetta presiedette alcuni storici processi, come quello celebratosi presso la Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta contro gli imputati dell’assassinio del Giudice Rocco Chinnici, quello per l’uccisione del capitano dei carabinieri, Gaetano Basile e altri, negli anni Ottanta, contro le organizzazioni mafiose siciliane.
La reazione di queste ultime determinò il suo omicidio in un agguato mafioso, insieme al figlio che era con lui, lungo la statale Agrigento-Caltanissetta. La stessa strada dove, due anni dopo, verrà ucciso un altro coraggioso giudice, Rosario Livatino.
“La volontà di dedicare al dottore Antonino Saetta e al figlio Stefano il plesso della scuola secondaria – afferma la dirigente, la professoressa Rosa Cartella – è stata assunta con unanime voto dal collegio dei docenti e dal consiglio d’Istituto, con successiva acquisizione delle autorizzazioni dei competenti Uffici di Palermo. E’ un’iniziativa che si colloca nel più ampio progetto della mia scuola di avviare i giovani verso un percorso di legalità attraverso la conoscenza di uomini che, col proprio personale sacrificio, hanno tracciato vie indelebili verso l’affermazione, sull’intero territorio siciliano, dei sacrosanti principi della morale e della giustizia. Sono veramente contenta, da canicattinese quale sono, che uno dei miei più illustri concittadini venga ricordato per sempre nella città di Palermo anche grazie all’intitolazione al suo nome di una scuola. Palestra, quest’ultima, di educazione non soltanto delle tradizionali discipline d’insegnamento, ma anche e soprattutto di buoni principi morali e di legalità per un domani migliore”.
La targa commemorativa, che sarà scoperta sul prospetto della scuola, è stata donata dal Lions Club Canicattì Host.