I dubbi della Regione Siciliana sulla discarica Oikos aprono uno spiraglio per i comitati ‘No Discarica’ di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia.
Ieri l’assessore regionale Nicolò Marino ha reso noto i risultati raccolti nella relazione conclusiva, di oltre 100 pagine, che analizza nel dettaglio tutto l’iter autorizzativo sia della discarica non più in esercizio, di contrada Tiritì, sia di quella operativa di contrada Valanghe d’inverno, entrambe a Motta Sant’ Anastasia.
E’ in base alla relazione che l’assessorato ha avviato il procedimento di diniego del rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio della discarica di contrada Valanghe d’Inverno.
Oggi i comitati ‘No Discarica’ sono contenti e più agguerriti che mai a continuare la lotta contro l’ampliamento della discarica che sorge a pochi passi dai comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia e soprattutto rivendicano a gran voce la delocalizzazione dell’impianto.
Josè Calabrò, comitato ‘No Discarica Misterbianco’ – “Il problema che noi abbiamo è sulla vecchia discarica, quella chiusa che va urgentemente bonificata nella maniera migliore perché post mortem le discariche hanno questo impegno perché noi abbiamo un allarme che visibilmente è tangibile. E poi c’è la questione dell’ampliamento con dimensioni enormi per accogliere i rifiuti della Sicilia e oltre. La relazione della Commissione regionale è un fatto molto positivo, noi come comitato abbiamo fatto richieste alla Commissione Europea e siamo convinti che la battaglia dei cittadini se c’è, è forte ed incisiva può portare a dei risultati. Siamo cauti perché la vicenda è complessa, ci aspettiamo un operato ricco di responsabilità”.
Paolo Conti, comitato ‘No Discarica’ Misterbianco - “Il problema è sempre lo stesso, noi ci ritroviamo la discarica a 300 metri dal centro abitato di Misterbianco e a due chilometri da quello di Motta, ma questa discarica qui non può stare. Si continua a girare attorno a carte, ricorsi, richieste, al di là del punto a favore con la relazione della Regione Siciliana noi siamo sempre preoccupati e riteniamo che ancora una volta deve maturare nella coscienza dei politici e degli imprenditori la volontà di delocalizzare l’impianto. Un dato è inconfutabile siamo davanti ad una mega discarica fatta in fase differenti, in anni diversi che continua a costituire una bomba ecologica, un impatto ambientale che richiede valutazioni importanti”.
Danilo Festa, comitato ‘No Discarica Motta Sant’Anastasia’ - “Affrontiamo la notizia della relazione con grande positività e con un pizzico di orgoglio perché è la lotta che da anni portiamo avanti con i comitati. I temi importanti portati in sede amministrativa e giudiziaria sono stati riconosciuti dalla Regione Siciliana e dall’assessore Marino e ne siamo soddisfatti. Oltre al discorso della chiusura e della delocalizzazione c’è da affrontare il discorso del post mortem del vecchio sito utile per capire cosa è avvenuto in passato. Quello che le due comunità chiedono è di scoprire la verità perché non è demagogico dire che molte persone sono morte con il dubbio legittimo che la malattia sia stata causata dalla presenza della discarica. Il problema della discarica è ambientale, sanitario e anche amministrativo perché+ si dovrà fare i conti in futuro con la mancata erogazione delle royalties perché l’impianto ricade nel territorio mottese”.
Angelo Giuffrida, sindaco di Motta - “Accogliamo con grande soddisfazione le dichiarazioni dell’assessore Marino è chiaro che questo è solo un primo passo. Oltre a visionare la documentazione bisogna attenzionare altri punti che sono importanti penso alle tariffe che sono state applicate, aumentate notevolmente negli ultimi anni, per il conferimento in discarica. Un altro aspetto è il mancato pagamento delle royalties: Motta vanta un credito di oltre otto milioni di euro, credito non ancora corrisposto”.
Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco - “E’ una grande notizia per la comunità misterbianchese, è da 40 anni che noi diciamo che non si poteva andare avanti così con una discarica così grande a due passi dalla città. E’ ora di bonificare il vecchio impianto e di revocare quello nuovo. Il nostro sostegno è incondizionato alle azioni della Regione Siciliana perché la discarica vada via da qui”.
r n-far