“E’ incredibile che un esponente del governo si lamenti del suo stipendio, di fronte al dilagare del disagio sociale, di fronte al fatto che ci sono migliaia di lavoratori senza neanche tutele sociali. Ci vorrebbe più senso della misura e certamente maggior buon gusto, evitando certe esternazioni”.
Lo dice Elvira Morana, della segreteria della Cgil Sicilia a proposito delle dichiarazioni dell’assessore regionale al lavoro, Ester Bonafede, in merito agli stipendi degli assessori tecnici.
“Il governo e gli assessori tecnici- aggiunge Morana- dovrebbero occuparsi di risolvere, ad esempio, il problema degli esodati regionali della Resais (competenza dell’assessore alle attività produttive), che finiscono il periodo di mobilità e sono fuori dalle nuove regole, quindi senza pensione né retribuzioni”. Morana sottolinea che “è con questo mondo del lavoro in difficoltà, per il quale il governo dovrebbe adoperarsi, che l’assessore dovrebbe fare i paragoni, o almeno tacere. Non con i deputati regionali e i loro stipendi – conclude- rispetto ai quali certamente si sarebbe potuto fare di più in una logica di spending rewiew”.
“L’assessore Bonafede avrebbe fatto meglio a tacere piuttosto che lamentarsi dell’entità del suo stipendio da assessore – aggiunge del deputato del Pd Gianfranco Vullo -. La spending review è una cosa seria ed era ovvio che dovesse riguardare anche gli assessori regionali. Le sue frasi sono non soloinopportune ma anche irriguardose nei confronti dei siciliani e di tanti lavoratori che percepiscono molto meno di quanto la Bonafede da assessore merita. Mi pare che in diverse occasioni l’assessore al Lavoro abbia lasciato a desiderare nella sua attività di governo ed addirittura si sia resa protagonista di atti, che al di fuori di bandi pubblici, beneficiavano soggetti secondo il metodo del motu proprio, salvo poi ritirarli prendendo atto che ciò era vergognoso”.
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